Crescenzago, Barzanò, Agliate, Lodi…alcune perle dell'arte intorno a Milano, un patrimonio unico da valorizzare. Nasce da questo impegno, condiviso con l'editore Meravigli, la guida "Milano fuori porta", opera dei volontari del Gaam, Gruppo Archeologico Ambrosiano.
Il Gruppo torna con un'opera nuova a tre anni dalla pubblicazione della guida dedicata a Milano, come ha sottolineato la direttrice del gruppo Cristiana Battiston.
Tredici itinerari. Il volume, che mantiene il formato tascabile e pratico della guida precedente, presenta tredici itinerari, da sud a nord, che coprono un arco cronologico dalla preistoria al Rinascimento. Ogni itinerario comprende località che si trovano non oltre 60 km da Milano, punto di partenza per i viaggiatori, e può essere percorso in una intera giornata.
Notizie al dettaglio. In testa ad ogni itinerario una carta dettagliata che presenta il percorso, sono fornite indicazioni stradali, eventuali percorsi con bici, orari di apertura e numeri utili. Dei centri più importanti, come Lodi o Abbiategrasso, sono presentate le piante con evidenziati i luoghi di interesse.
Archeologia nascosta… Non sono molti i siti archeologici a vista intorno a Milano. Per questo un intero itinerario è dedicato alla cosiddetta archeologia nascosta, ai ritrovamenti di località come Rho, Parabiago, Legnano, non più visibili in loco, ma protagonisti nei musei locali.
…E archeologia a vista. Sono soprattutto chiese, abbazie, castelli, palazzi, dimore private e cascine i protagonisti del volume, molti conosciuti, come Monza, Lodi, Abbiategrasso, molti anche da riscoprire, come Nocetum, Fallavecchia. Tutti descritti in modo semplice, adatto a un pubblico eterogeneo, con immagini esplicative.
Un quadro complessivo. Fanno da sfondo agli itinerari quattro ampie introduzioni che ricostruiscono la storia e l'arte della zona intorno a Milano dalla preistoria al Rinascimento. Passando così dalle culture preistoriche e protostoriche della Scamozzina e di Golasecca, all'epoca romana, ben documentata fra l'altro a Lodivecchia, attraverso l'epoca medievale, epoca delle invasioni barbariche e dei castelli, ecco giungere ai grandi movimenti artistici medievali, romanico e gotico.
Fra approfondimenti e vere e proprie chicche. Ogni itinerario è impreziosito da box di approfondimento, come resoconti di scavo (Abbiategrasso, la villa romana di Rho-Lucernate, la necropoli di Trezzo), etimologie di parole (come grangia e fara). E nel volume non mancano le sorprese, piccoli tesori nascosti, che nello spirito del gruppo sono stati segnalati, come la chiesa di S.Francesco a Pozzuolo Martesana, che conserva un affresco insolito, di Barlaam e Joasaph, di tradizione orientale. Oppure il Casino di Caccia Borromeo ad Oreno, caratteristico per le sue pitture a carattere profano del Quattrocento. Ma anche Vimercate, ricca di testimonianze del suo passato romano ed oggi anche sede di un museo del territorio.
Un volume semplice, chiaro, di impatto anche per la grafica snella che, come ha sottolineato Gianfranco Gazzetti, vicedirettore dei gruppi archeologici d'Italia, presente alla presentazione, colma un vuoto bibliografico grave, quello sull'hinterland milanese, segnalandosi per la struttura innovativa in percorsi studiati a giornata, con molti dettagli tecnici. Fare archeologia e arte oggi è spesso valorizzare, magari anche solo dando un po' di luce a un monumento, che diventa un input nel viaggiatore e nel curioso. E di spunti, nel volume del Gruppo Archeologico Ambrosiano, ce ne sono molti.