Leggere e studiare in museo – "Con l'apertura al pubblico della biblioteca di Villa Mirabello – spiega l'assessore alla cultura Simone Longhini – abbiamo voluto fare ai varesini, un gradito regalo. E' nostra intenzione rilanciare la prestigiosa sede museale, immersa nel verde e collocata in pieno centro a Varese".
Dunque, un primo tassello per quella che certamente è la meno nota delle sedi espositive e museali della Città Giardino. Almeno al grande pubblico.
La biblioteca-aula-studio del Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello sarà messa a disposizione per chi cerca un luogo per studiare o leggere in tranquillità. Trenta posti a disposizione, oltre 14.000 volumi conservati. E tanta voglia di "far rete" con la sede della biblioteca di via Sacco, verso la quale, questa di Villa Mirabello vorrebbe porsi come "utile distaccamento".
Non male per una sede museale che ha sempre vissuto ben al di sotto delle proprie potenzialità – come dimenticare l'intitolazione della Sala Ottagonale a Giovanni Testori nel 2008. Una cerimonia senza tanto sentimento e al minimo dei giri per la comunicazione – nonostante la posizione strategica nello scacchiere cittadino.
Al di là delle mostre temporanee – nell'ultimo decennio si è visto di tutto. Ma tant'è, per amore di variatio – la "vena aurifera" del Museo resta il patrimonio permanente archeologico. E la sezione Risorgimentale che presto verrà aperta.