Una finestra sull'architettura comasca e tanti buoni sconto… è questo il regalo che 33 mila famiglie comasche riceveranno con il nuovo calendario lariano, quest'anno consacrato alla figura e all'opera del grande architetto futurista Antonio Sant'Elia (Como 1888 – Monfalcone 1916). Un omaggio che anticipa la tanto attesa esposizione prevista per la primavera del 2012 presso la Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi con la curatela di Luciano Caramel e Alberto Longatti. Per i prossimi 12 mesi i cittadini potranno ammirare, in anteprima, una selezione di opere dedicate alla "Città Nuova", l'utopica metropoli ideata tra il 1913 e il 1914, quando l'Italia era da poco entrata nella Rivoluzione Industriale. Eleganti e affusolati monoliti di cemento svettano nel cielo alleggeriti da interventi in ferro e vetro, pensati per ottenere la massima levità e una «bellezza congenita» alle linee e ai rilievi della struttura nuda degli edifici. I disegni, accompagnati dagli ingrandimenti di alcuni
particolari, sono stati scelti da Chiara Rostagno, architetto e docente del Politecnico di Milano, in collaborazione con la conservatrice di Palazzo Volpi, Letizia Casati.
Come sottolinea la Rostagno: «Il percorso iconografico che contraddistingue il calendario storico comunale per l'anno 2012 desidera alimentare, attraverso il patrimonio storico artistico cittadino, la fiducia nel futuro che la città di Como merita. […] ha inizio con lo schizzo per una torre faro, che è stato poi tradotto tra il 1931 e il 1933 da Giuseppe Terragni, (a partire dalla rielaborazione dello schizzo di Sant'Elia eseguita da Prampolini) nella mole monumentale del Monumento ai Caduti di Como. Il confronto tra lo schizzo giovanile e il monumento cittadino permette di prendere confidenza con l'opera di Sant'Elia, di toccarla con mano e sentirla propria, tangibile. Seguono centrali elettriche, stazioni, edifici pubblici e religiosi, strade e viadotti brulicanti di vita, opere di architettura residenziale: cent'anni ci separano da quelle visioni che stupiscono e colpiscono oggigiorno per la loro profetica modernità, per la forza dirompente posseduta dal tratto veloce e vibrante del giovane artista comasco. L'idea è di guardare al futuro attraverso il passato, nella convinzione che il confronto con il patrimonio storico cittadino e le sue idealità sia una fonte inesauribile per alimentare un rinnovato affetto per Como e per coloro che l'hanno vissuta ed immaginata nel tempo».