Che nella mitologia ci fossero figure mostruose è noto a tutti: la Sfinge, dal corpo di leone e il viso di donna, il Minotauro, metà uomo e metà toro, Cerbero, il cane da tre teste. Ma i più senza dubbio non conoscono il diversosauro, tio e altri esseri dai nomi e dalle qualità particolari.
A Daverio. Questi mostri sono nati dalle mani e dalla fantasia di un gruppo di bambini dagli otto ai dieci anni, che lo scorso sabato, nella Palazzina della cultura di Daverio, hanno partecipato al laboratorio "Mitologia, che paura", organizzato dal Gruppo Archeologico dlf di Gallarate. Una occasione per imparare l'antico giocando.
Mitologia, che passione! I miti antichi piacciono ai bambini, eccome!sanno bene che sono storie antiche, con personaggi immaginari, ma dove esiste un fondo di verità. Come nel caso del Minotauro, che ogni anno mangiava sette giovani donne e sette ragazzi provenienti da Atene: probabilmente il mito ricordava un tributo economico pagato da Atene a Creta. E così sabato i ragazzi si sono infervorati a identificare i mostri trasmessi dal proiettore, a rispondere alle domande su miti e affini.
E i mostri? In particolare la giornata di sabato è stata dedicata ai mostri della mitologia, creature terrificanti, brutte da vedere e terribili nelle azioni. Aiutati dalle raffigurazioni di vasi greci e di sculture antiche, i ragazzi sono stati introdotti in un mondo immaginario, per un pomeriggio divenuto reale, anche grazie al particolare allestimento della sala che ospitava i laboratori.
Creiamo i nostri mostri! Nel laboratorio poi fantasia e
immaginazione si sono scatenate. Ogni ragazzo ha creato un mostro personalizzato, partendo da singole componenti di animali, come code di cavallo, chele di granchio, musi di mucca, denti di coniglio. Montandole e smontandole, ribaltandole, si sono trasformate in parti di esseri mostruosi, nuovi, personaggi di una mitologia fatta ad hoc da ogni bambino. Mostri dai mille colori, dai corpi strani, tutti belli e unici!
Mostri con una storia. Una volta creata, ogni "creatura" ha ricevuto un nome di "battesimo", ma non solo. Intorno le è stata composta una storia, un vero e proprio mito. I ragazzi si sono divertiti a scrivere una leggenda, raccontando le caratteristiche del loro mostro, i suoi punti di forza, ma anche di debolezza. Molti di questi esseri, nelle parole dei bambini, vivono in posti lontani, spesso negli oceani, perché sono così grandi che il mare non li può contenere; sono carnivori, arrivano a mangiare anche cento uomini al giorno, hanno una forza e potenza indicibili, spesso sono invincibili. Oppure vengono vinti da uomini dal nome altisonante, come Giulio Cesare. Ma esistono mostri buoni, come il fratello di Pegaso.
Un pomeriggio divertente, dove il passato si è fatto gioco e soprattutto presente, mostrando di riuscire ancora ad appassionare i più giovani. Soddisfatto anche il sindaco, che per primo ha creduto nel progetto proposto dal Gruppo Archeologico del dlf di Gallarate. Grazie a iniziative di questo tipo si crea un ponte fra noi e i tempi antichi, si apre una finestra su mondi diversi dal nostro, fatti anche di racconti immaginari, spesso tramandati a voce, come insegna la mitologia.