La Villa Cagnola alla Gazzada è una splendida residenza signorile nella campagna varesina, soggetto delle due vedute di Bernardo Bellotto conservate nella Pinacoteca di Brera. Carlo e Guido Cagnola, colti nobili milanesi, si sono dedicati validamente allo studio storico artistico e alla valorizzazione del patrimonio artistico milanese, anche facendo parte del comitato direttivo del Museo Artistico Municipale del Castello Sforzesco.
Il primo, Carlo, prediligeva le ceramiche ed ha formato quella che può senz'altro essere considerata la più importante collezione privata di porcellane italiana. Il figlio, invece, si è dedicato all'arte pittorica raccogliendo molti dipinti di altissimo valore. Tra le prime, spiccano gli straordinari "pezzi monumento" di Doccia; mentre la seconda comprende, tra fondi oro e capricci veneti, la Madonna Cagnola, opera di scuola lombarda del Quattrocento: un affascinante dipinto da sempre oggetto di vivaci studi per il suo insolito, ma straordinario linguaggio formale.
Sabato 28 (ore 18.00, Villa Cagnola – Gazzada Schianno) verrà presentato il libro: "Lettere a Guido Cagnola dal 1892 al 1954" a cura di Stefano Bruzzese e Wanda Rotelli.
La pubblicazione, inserita nella collana "Quaderni della Gazzada" dell'editrice Morcelliana, contiene più di trecento lettere raccolte in due anni di lavoro e corredate da un corposo commento scientifico, redatto da Stefano Bruzzese.
Alla presentazione interverranno: mons. Luigi Mistò, Direttore di Villa Cagnola e Segretario dell'APSA – Città del Vaticano, Cristina Bertuletti, Sindaco di Gazzada Schianno, Giovanni Agosti, Docente di Storia dell'Arte all'Università Statale di Milano.