I Signori della Brughiera ad Arsago SeprioI Signori della Brughiera ad Arsago Seprio

Il territorio della Malpensa, che comprende i comuni di Somma Lombardo, Tizzola Ticino, Ferno, Lonate Pozzolo, è oggi noto per le grandi infrastrutture aeroportuali. Nell'età del Bronzo, oltre tremila anni fa, questa area fu di grande importanza per la nascita di una cultura locale.

Dalla volontà di far emergere questa storia nasce la mostra inaugurata ad Arsago Seprio in occasione della XIV settimana della cultura, il 15 aprile. All'inaugurazione, presenziata dalla dott.ssa Grassi, ispettrice della Sovrintendenza, alla presenza della conservatrice del Museo, dott.ssa Alpago Novello Ferrerio, e delle maggiori cariche del Comune di Arsago, si è registrato un grande afflusso di gente, non solo specialisti, ma anche molti locali.

Pillole di storia.
Nell'età del bronzo Finale, nell'area della Malpensa si posero le premesse di quella che sarebbe poi diventata l'età di Golasecca. Le informazioni provengono soprattutto dalle necropoli, caratterizzate dal rito della cremazione, con corredi semplici: urna cineraria ed elementi in bronzo, come spilloni e armi per gli uomini, o fibule e fusaiole per le donne. Meno informazioni invece per gli abitati, individuati tramite raccolte di superficie.

I tesori in mostra:
il ripostiglio della Malpensa. Il ritrovamento più famoso è il cosiddetto ripostiglio della Malpensa, rinvenuto a Somma, in località Bellaria, databile al XII secolo a.C.. Con ripostiglio si intende un deposito intenzionale di oggetti in bronzo, o rotti o deformati, che un artigiano deponeva in un luogo sicuro. Fra i bronzi rinvenuti, spiccano due falci, quattro punte di lancia e i tre schinieri. Sono gli schinieri i più emblematici, differenti tra loro e sicuramente segno di prestigio per i loro proprietari: in lamina sottile, decorati a sbalzo, sono fra i più antichi conosciuti.

I rinvenimenti della statale 336.
Sempre al XII secolo a.C. rimandano i corredi delle tombe rinvenute lungo la statale 336, in zona aeroporto. Presentano urne biconiche con decorazione a falsa cordicella e spilloni in bronzo dalla testa lavorata.

Prati Lago.
La mostra di Arsago ha il privilegio di

Uno dei tumuli funerari di SommaUno dei tumuli funerari di Somma

mostrare pezzi inediti, provenienti da Somma Lombardo, via Prati Lago, emersi in uno scavo del 1982, studiati inizialmente dalla dott.ssa Binaghi, che, come ha indicato la dott. ssa Grassi è la vera anima di questo lavoro. Lo scavo portò alla luce tracce di una probabile struttura abitativa, come lascerebbero intendere oggetti di uso quotidiano, come la fusarola ed un frammento di vaso a colino. Anche in questo caso la datazione è confermata al XII secolo a.C.

I grandi tumuli. Fra le sepolture dell'età del Bronzo del Varesotto si segnala anche la presenza a Somma di due tumuli funerari, i cui materiali sono visibili in mostra. Si tratta di un ritrovamento eccellente, per la novità e per le dimensioni del tumulo, che chiarisce alcuni aspetti relativi alla cerimonia funebre. Infatti questa prevedeva la disposizione dei resti carboniosi della pira in forma circolare, attorno alla sepoltura vera e propria.
La mostra di Arsago, come è stato sottolineato durante la presentazione, nasce dalla sinergia di diversi enti, la Sovrintendenza, Il comune di Arsago Seprio, il Museo. Ad essa sono collegati tre eventi. Mercoledì 18 aprile, si svolgerà la conferenza del dott. Cristiano Brandolini relativa agli oggetti in mostra, mentre sabato 21 aprile sono previsti laboratori didattici per ragazzi delle scuole. Chiude gli appuntamenti la conferenza a maggio della dott. ssa Alpago Novello Ferrerio, dedicata allo scavo di Prati Lago del 1982.

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IN APERTURA, UN'IMMAGINE FOTOGRAFICA DI BARBARA GRASSI, CURATRICE DEL CATALOGO E DELLA MOSTRA. ARTEVARESE PUBBLICHERA', NELLE PROSSIME SETTIMANE, L'INTERVISTA.