Un'operazione altamente coinvolgente per il pubblico ed uno stretto legame che si viene ad instaurare con il dato naturalistico: Antonio Pedretti torna nella sua Gavirate per una performance personale in programma nelle domeniche 13 e 20 maggio.
Il pubblico avrà la possibilità di assistere alla nascita di una tela, a stretto contatto con quelli che sono i luoghi del cuore del pittore che ha partecipato all'ultima edizione della Biennale d'Arte a Venezia.
"L'artista si trova lì, solo, davanti alla tela, senza trucchi e senza inganni – commenta Pedretti – L'artista è, per così dire, nudo e deve dire ciò che è in grado di fare e di essere, senza stratagemmi, mascheramenti o sotterfugi. È per questo che amo dire che questo mio lavoro è una sorta di "disvelamento del lavoro del pittore". Nel passato, il pubblico si trovava più di frequente a contatto diretto con il lavoro dell'artista. Ecco perché ritengo che sia importante, anche oggi, riavvicinare la dimensione della creatività dell'autore allo spettatore. Questa è una via preferenziale di comprensione all'opera. Inoltre, nel mio lavoro sono presenti una forte componente gestuale e teatrale. Così, i luoghi del cuore dell'artista, attraverso un tempo di esecuzione rapidissimo, prendono forma sulla tela e divengono riconoscibili dal pubblico che osserva. Ecco un modo per rimettere in circolo tutto, per portare a galla intese, interessi e sguardi più attenti e profondi".