La mostra dedicata a Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986) al Chiostro arte contemporanea di Saronno è davvero un piacere per gli occhi. I due candidi piani della galleria accolgono infatti una piccola ma azzeccata selezione di lavori – sculture, ceramiche, dipinti e disegni – che documentano l'iter creativo di uno dei più grandi artisti del ventesimo secolo. Immerse nello spazio, o protette da piccole teche-incubatrici, le opere si contendono l'attenzione: dall'imponente Scultura A (I Pendoli), struttura in acciaio che richiama alla mente il famoso pendolo di Newton, al Contrappunto II, una finissima composizione di linee che con la sua astrazione geometrico-musicale suggella la fusione tra arte e musica, fino alla Scultura 26 che, svuotata dalla materia, gioca sulla sospensione delle forme nello spazio, rese dinamiche dalla rotazione di cerchi e sfere sul loro stesso asse. Elementi lineari e geometrizzanti, si rincorrono e si alternano per formare delle strutture fragili e leggere.
Con molta elasticità Melotti è passato da imponenti sculture monumentali a piccoli costruzioni fatte con sottili fili di rame, acciaio e ottone, retine metalliche e brandelli di stoffa, per poi approdare – tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta – a delicate e coloratissime creazioni in ceramica. Proprio quest'ultime, fonte di sussistenza nel difficile periodo del dopoguerra, hanno dato il via a nuove ed inaspettate possibilità espressive. Nella ceramica Melotti rivela un particolare "gusto tattile" e un grande amore per la materia: è in queste opere che l'artista porta alla luce le imperfezioni e l'irregolarità delle sue sculturine, dissimulate accuratamente attraverso le trasparenze e le avvolgenti colature di colore. Vasi, coppette, acquasantiere, angioletti e minuscoli personaggi di terracotta che, anche quando si appiattiscono sulle tavolette di ceramica o di gesso, continuano a raccontare favole, misteri ed esseri immaginari. Come sottolinea la storica dell'arte Chiara Gatti nel testo in catalogo Melotti ha estratto dalla materia «forme totemiche piene di suggestioni mediterranee, miti e iconografie», un passato ancestrale «proiettato […] nella modernità di una scultura aerea, spaziale, incorporea».
Fausto Melotti. Ritmi d'ottone e fragili terre
fino al 30 giugno 2012
Il Chiostro Arte Contemporanea
viale Santuario 11, Saronno
Orari: da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30
Sabato dalle 10.00 alle 12.00 e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30
Ingresso libero
Info: 029622717 – info@ilchiostroarte.it