Il tema della famiglia sta acquistando negli ultimi anni un peso sempre più crescente, attraverso il riconoscimento dell'importanza del suo ruolo quale mattone fondamentale e pilastro della società. Un riconoscimento attestato ed enfatizzato anche dal VII Incontro Mondiale delle Famiglie, organizzata a cavallo tra maggio e giugno, che vedrà la figura del papa Benedetto XVI fare visita a Milano.
In occasione di questo evento, anche l'Università Cattolica ha promosso una serie di iniziative intese a valorizzare la famiglia: una di queste è, ad esempio, la pubblicazione di un volume miscellaneo dal titolo "Familiarmente. Le qualità dei legami familiari", che ha raccolto i contributi di numerosi docenti della Cattolica provenienti da ambiti disciplinari diversi, spaziando dalla sociologia, all'economia, alla psicologia, e alla filosofia.
La presentazione del libro, avvenuta lunedì 21 maggio, è coincisa anche con l'inaugurazione di una mostra a tema, nella quale sono state esposte le opere, perlopiù fotografiche, di sei artisti: Mario Cresci, Paola Di Bello, Giovanni Chiaramonte, Adrian Paci, Nicola Pellegrini e Ottonella Mocellin.
La mostra, che è stata accolta nel Salone d'Onore dell'Università, è stata promossa dal Centro Pastorale in collaborazione con l'Istituto di Storia dell'Arte Medioevale e Moderna. Francesco Tedeschi e Cecilia De Carli, docenti di Storia dell'Arte Contemporanea, la
hanno così commentata: "I lavori proposti presentano uno sguardo sul tema della famiglia nella sua qualità di luogo di trasmissione di radici, che si vanno modificando nel tempo, nella singolarità e nella particolarità delle situazioni che riguardano le relazioni e i rapporti con persone e luoghi. Lo sguardo dei lavori fotografici e realizzati nella forma di narrazioni video filmate si sofferma sul rapido trapasso vissuto dalla condizione di famiglie di tradizione contadina verso una dimensione multiculturale, secondo processi che riguardano i grandi cambiamenti sociali avvenuti negli ultimi decenni.
Partecipando direttamente di essi, le condizioni delle famiglie che vivono e operano nella pluralità di esperienze in cui si riflette la complessità del tessuto sociale odierno, costituiscono il cuore dei legami che si instaurano con i luoghi e le persone, ma anche la base per progettare il futuro possibile. Le opere presentate
nascono da esperienze dirette e vogliono far emergere gli aspetti problematici dei rapporti che la trasformazione della società porta con sé".
Mario Cresci (Chiavari, 1942) ha voluto, attraverso i suoi trittici fotografici, iniziare un cammino di riflessione che ha come obiettivo quello di indagare il processo di conservazione e di iterazione della memoria che la fotografia permette di materializzare a livello visivo.
Nicola Pellegrini (Milano, 1962) e Ottonella Mocellin (Milano, 1966) hanno invece realizzato il video "Generalmente le buone famiglie sono peggiori delle altre", che fa parte del progetto più ampio intitolato "Messico familiare", e che prende spunto dal vissuto personale dei due autori. Paola Di Bello (Napoli, 1961), a sua volta, propone alcune immagini scattate ad alcune famiglie rom che vivono nella periferia. Le foto di Giovanni Chiaramonte (Varese, 1948) sono estremamente significative del lavoro dell'artista: sono infatti i luoghi per individuare la ricerca disciplinare che traduce "l'essere quotidiano". Adrian Paci (Scutari-Albania, 1969), infine, vuole raccontarci cosa è realmente successo.
La presentazione di Mons. Sergio Lanza ribadisce, invece, l'importanza di regimi meno individualistici; il bene della famiglia è infatti un'esperienza un po' particolare, che viene da lui descritta con queste parole: "Risplende, invece, il disegno di Dio, che non senza sacrificio e impegno, scopre il volto dell'amore, che dà gioia e illumina i sentieri della vita".
Famiglie, Tradizione, Narrazione
Dal 21 maggio al 15 giugno
Scalone d'Onore, Università Cattolica del Sacro Cuore
Orari di Apertura dell'Ateneo
Ingresso Libero