Un giovane artista, Andrea Parma, pittore e scenografo, con alle spalle numerose esposizioni e partecipazioni a eventi prestigiosi. Un pittore dallo stile originale, che elabora uno stile personale che unisce i maestri del passato a istanze contemporanee. Inaugurata il 21 giugno la sua personale a Milano, dal titolo "Tra ieri e domani".
Giovane, ma che curriculum! Andrea Parma, classe 1973, laureato in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Brera, ma da sempre anche pittore. In questo ruolo ha partecipato a numerose personali e collettive, come nel 2007 la collettiva presso MAC Marotta / Mondolfo Arte Contemporanea, a Villa Valentina, Mondolfo e 2009 la "The new edge of contemporary art", Torre Ennagonale, a Imperia; "La fabbrica della cultura con l'upper class", Forte dei Marmi; nel 2010 "Dal diario di un artista vorrei essere…Kandiskij", a Forte dei Marmi.
Protagonista, il colore! Osservando le opere si nota al centro del suo discorso pittorico il colore, che riporta alle atmosfere fauves. Il colore è usato in modo libero, impulsivo, a rendere anche una emozione, è steso in pennellate piatte e corpose, si snoda attraverso una vastissima gamma cromatica, dai rossi sanguinei ai bruni tenebrosi, dai gialli luminosi agli azzurri cristallini, dalle pallide tonalità pastello degli incarnati alle intense tonalità fredde degli sfondi. Colore con un valore
metaforico, come chiave di lettura per aprire l'inconscio, per svelare la sottile tensione fra la modella e il pittore.
Il gioco della seduzione. Il colore infatti viaggia lungo i sentieri della seduzione erotica e della memoria di sensazioni intime e fugaci, capaci però di lasciare un segno indelebile. Ecco così figure di giovani donne, raffigurate in pose statiche e languide, colte in una atmosfera sospesa, silenziosa, in cui i pensieri corrono liberi. Il corpo delle modelle spicca in tutta la sua plasticità: una sottile linea scura ne accarezza le forme morbide e armoniose, diventa sottile, ma mai si interrompe, nei punti di luce, in un divenire continuo, in un moto lento, metodico. Al di là della seduzione, però, il colore riesce a esprimere enigmatici rapporti psicologici e inquiete solitudini, evocando la realtà piuttosto che rappresentarla, permettendo all'artista di proiettare fuori di sé tensioni, dubbi e incertezze di carattere esistenziale.
Donne, abili ammaliatrici. Le opere di dimensioni minori, acquerelli e tele ad olio, offrono all'osservatore una lettura più superficiale, più di impatto, puramente
sensuale, piacevole ed esteticamente armonioso. Le donne protagoniste di questa serie di lavori sono abili ammaliatrici, che raramente mostrano il volto: si sottraggono allo sguardo curioso dello spettatore: ma sarà pudore vero o di una ritrosia artefatta?
Corpo a corpo. Nelle opere di grandi dimensioni si assiste ad una cambio di stile e si contenuto. Non è più il corpo femminile il soggetto principale dell'opera, sebbene mantenga la propria fisicità. Il corpo infatti incontra altri corpi, si fonde con essi in un intreccio di identità, che è vivo, pieno, in cui non è più possibile riconoscere il singolo individuo. La lettura è più complessa, più enigmatica: cosa vuole dire l'artista? Si respira un'aria oscillante fra analisi sociale e amore saffico, senza dubbio, però, si è spezzato l'incanto metafisico, rassicurante, delle opere precedenti.
Figure contorte. Le figure appaiono sofferenti, contorte, rielaborate in chiave espressionista. La tela diventa protagonista, con tutta la sua ruvidezza, supporto per una pittura libera, ferma e sicura. La linea si fa frammentata, i colori accentuano movimenti e pose precarie, non più forme sinuose. Tutto si fa movimento e gli spettatori sono chiamati a cogliere la verità nascosta nelle opere dell'artista.
"Tra ieri e domani"
Mostra personale di Andrea Parma
Dal 21 giugno al 2 luglio 2012
a cura di Emanuela Rindi
Castelli Gallery, Via Cerano, Milano
Orario: tutti i giorni, dalle 7.30 alle 23.30
Ingresso libero
www.castelligallery.it – info@rindiart.it