Risale al XII secolo l'abbazia di Viboldone, gestita prima dagli Umiliati e, dopo la soppressione degli ordini, dagli Olivetani. Un salto nelle campagne milanesi del Trecento.
La chiesa. Solo l'edificio religioso, di tutto l'intero complesso originario, oggi si conserva. Fu eretta a tappe, prima nel 1176, poi termina aa metà Quattrocento.
Fra romanico e gotico. Nella faccia a capanna si mescolano elementi sia del romanico che del gotico:laterizi, lesene, monofore e bifore. Nelle lunette vi sono statue della Madonna con Bambino e dei Santi del cosiddetto "maestro di Viboldone".
L'interno, scrigno di affreschi. L'interno a tre navate è coperto da volte a crociera e costoloni, in origine interamente rivestite di affreschi. Nella prima campata della navata destra si vede la Madonna con Bambino, santi e offerenti, affresco attribuito a Michelino da besozzo. A Giusto de' Menabuoi sono attribuiti gli affresch i della prima navata sinistra e della volta, rispettivamente Madonna in trono e santi e Storie di Isacco e Giacobbe. Alla parete di fondo dell'ultima campata una Madonna in trono e su quella opposta il Giudizio Universale, probabilmente l'opera maggiore del de' Menabuoi.