a Ghiffa
Giuseppe Guerreschi dopo un impiego in banca s'iscrive ai corsi di pittura di Carpi e d'incisione di Disertori all'Accademia di Brera.
Si diploma nel 1954, avendo già conseguito i premi San Fedele 1952, Dalmine 1953 ed esposto in personale alla Galleria San Fedele.
Stabilisce un rapporto con il gallerista statunitense Feingarten, allestendo personali a New York, Chicago, San Francisco tra 1955 e 1960.
È promotore delle istanze esistenzialiste tra i pittori attivi a Milano, concretatesi nel Realismo esistenziale, secondo la definizione di Marco Valsecchi.
Espone in una rassegna di tendenza con Ceretti e Romagnoni nel 1956 alla galleria San Fedele, alla galleria Alibert di Roma e del Cavallino di Venezia.
Invitato alle Biennali di Venezia del 1958 e con sale personali nel 1960, 1964 e 1972. È presente a tutte le rassegne dedicate al realismo esistenziale: alla Ricci Oddi di Piacenza nel 1979, alla San Fedele di Milano nel 1981, da Montrasio a Monza lungo gli anni settanta e ottanta, alla Permanente di Milano nel 1991.
Fa perno sulla figura di Guerreschi come indiscusso capostipite del Realismo esistenziale la rassegna alla galleria civica di Gallarate nel 1997 a cura di M.de Micheli e F.Buzio Negri.
Invitato a tutte le maggiori rassegne nazionali ed estere di pittura e d'incisione, Guerreschi raggiunse in quest'arte esiti altissimi con sequenze di lastre celebri, d'accurata esecuzione, sapienti e inedite commistioni di tecniche, tagliente verità e caustica ironia.
L'opera incisa è catalogata da E.Crispolti nel 1967, P.Bellini nel 1973, I.Reale nel 1989, M.G.Recanati nel 1993.
Tra i temi di Guerreschi, sempre connotati dalla più profonda coscienza del dramma dell'uomo come singolo e come collettività: Judaica e Profeti negli anni sessanta, Vietnam Suite, Ritratti e Viaggi con Fussli lungo gli anni '70, Personaggi, Bucrani, nuovi ritratti femminili e nature morte con figure negli anni ottanta.
Ha vissuto dal 1965 sulla Riviera ligure di ponente affiancando sempre all'attività pittorica e grafica puntuali e approfonditi scritti di commento.
Ampia la sua bibliografia critica a partire dagli anni Cinquanta con, fra gli altri, i nomi di Kaisserlian, De Micheli, Crispolti, Micacchi, Del Guercio, Morosini, Carluccio, Montaldi, Vigorelli, Barilli, Budigna, Mascherpa, Volponi. Bibliografia: M.de Micheli, F.B.Negri: Guerreschi e il Realismo esistenziale, Cesena 1997.