particolare
Per comprendere che cosa rappresenti il valzer, non solo espressione d'arte, o di divertimento, ma costume sociale, tra il XIX ed il XX secolo, dobbiamo effettuare qualche passo indietro.
Nel 1787 il conte Johann Feketes nella sua relazione Lebendes Wien (Vienna viva) annota: "Nel salone si balla, di solito per ore, il minuetto o anche contraddanze o allemande nel gusto austriaco…Nei sobborghi della città vi sono innumerevoli sale da ballo. Inoltre, si balla per tutto l'anno, le domeniche ed i giorni festivi nelle taverne, dove il popolino cerca di scordare le fatiche della settimana saltellando goffamente".
Giunto nel 1802 a Vienna per visitarla, Johann Isaac Gerning, scrittore e diplomatico amico di Goethe, annotò nel suo diario: "Il detto afferma che Vienna sia ventosa ed avvelenata; chi ha bronchi delicati non sopporta la polvere abituale prodotta dal terreno ghiaioso; un'infiammazione ai polmoni non è rara qui, ma nemmeno tanto pericolosa. Nonostante tutto questo, delle dieci o undicimila persone che muoiono ogni anno qui, una su quattro ha di solito guadagnato la tomba a causa di una malattia polmonare per la quale la pratica eccessiva del valzer deve essere ritenuta anch'essa responsabile".
Infine, rimane significativa la seguente nota di Michael Kelly, cantante e compositore irlandese più noto con il cognome italianizzato Ochelli, il quale ci riferisce un particolare più che curioso sulla passione per la danza da parte dei Viennesi, descrivendo le sale da ballo pubbliche: "Questa furia ballerina era così violenta che, per le donne che non se la sentivano di rimanere in casa, furono allestiti appositi locali per partorirvi con comodo, se necessario, e mi è stato riferito seriamente che casi simili si sono verificati davvero.
Le donne viennesi sono particolarmente note per la loro grazia e per il piacere con cui ballano, tanto da non esserne mai sazie".
Allora dunque, che cosa era questo ballo indicato, verso la fine del Settecento, con il termine allemanda (che, coniato in Francia, indica, propriamente una danza popolare tedesca), o contraddanza, il quale, nel primo ventennio dell'Ottocento, sarà chiamato Waltz, affascinando quindi l'Europa ed il mondo lungo il XIX secolo e nel primo Novecento?
Sebbene le sue origini siano ancora parzialmente oscure, possiamo rintracciare nella letteratura austriaca della seconda metà del Settecento l'uso del termine "walzen" (ballare il valzer) che propriamente indica il movimento rotatorio di una coppia che balla.
Fino a quest'epoca, però, le varie danze che fungono da progenitrici al valzer, ad esempio il Deustcher ("alla tedesca"), lo Spinner (indica il giro simile a quello del
fuso) e, soprattutto, il Lander, la danza campagnola più diffusa nell'Europa centrale (Lander, appunto, da Land, appezzamento agricolo), erano generalmente note con il nome di contraddanza ("danza della campagna", il cui rispettivo inglese "country dance" attesta le somiglianze che intercorrono nei gruppi umani anche a distanza di numerose latitudini e longitudini).
Tali danze tedesche erano a ritmo lento di tre quarti ed affondavano le loro radici nella tradizione contadina.
Compositori quali Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert ci hanno lasciato deliziose testimonianze del genere: ad esempio, Mozart, nominato nel 1787 "Kammerkompositeur" (compositore da camera presso la corte viennese) sotto l'imperatore Giuseppe II, aveva quale compito di comporre musica da ballo per le feste danzanti tenute a palazzo (Hoffballtanzen).
Tra le sue danze tedesche, ad esempio, nella splendida "La passeggiata in slitta" K.605, il ritmo sinuoso del valzer fa capolino – tra le prime testimonianze dirette – nel "trio" scandito dai campanelli da slitta.
Sarà il Congresso di Vienna, ad ogni modo, che, con le sue tante feste di contorno, spianerà la strada al successo internazionale del valzer, dato che tutti i paesi europei avevano inviato rappresentanti nella capitale austriaca, come vedremo la prossima settimana.
Link (YouTube) per esempi musicali relativi al pezzo:
Haydn: "Sei danze tedesche" Hob: IX, 9
http://www.youtube.com/watch?v=OTdFAZwPY6c&feature=related
Mozart: "La passeggiata in slitta" K 605
http://www.youtube.com/watch?v=1dv6hl2CpvA&feature=related
Beethoven: "Alla danza tedesca", dal "Quartetto per archi" op 130
http://www.youtube.com/watch?v=GAyVh25N1wU
Schubert: Scelta di danze tedesche per pianoforte
http://www.youtube.com/watch?v=wnGw2-eA2-Y