Perché le fate fuggono? Lo abbiamo chiesto a Giugi Bassani, durante l'inaugurazione della sua personale in corso presso la Galleria L'Acanto a Milano, dal titolo "Fate in Fuga".
"Le fate se ne vanno – ha spiegato l'artista – perché non hanno terra ferma, cercano sempre luoghi nuovi e spazi nuovi, però non so se riusciranno a partire perché le valigie sono cucite, devono aprirle, quindi non so se riusciranno a realizzare il loro desiderio".
Le valige brunite di Giugi Bassani, i cui toni mutano di lato in lato, cucite in ogni parte e poste le une sopra le altre, si manifestano come contenitori di intimità, luoghi dove riporre gli effetti ma anche gli affetti personali.
Sono altresì luoghi di sosta e di silenzio utili, a contenere tutto ciò che occorre per un viaggio.
In un traslato comune diventano il simbolo di bagaglio culturale e vitale, tant'è che un grande regista come Spielberg ne "L'impero del sole" eleva la valigia a simbolo esistenziale.
"Penso inoltre – prosegue Giugi – che esiste sempre qualcosa di noi che se ne vuole andare per conoscere luoghi nuovi e persone nuove".
La singolarità dello spazio espositivo ci invita a chiedere come sia nata la collaborazione fra l'artista e la Galleria.
"Qualche tempo fa – afferma l'artista, passando accanto alle sue valige – In questa Galleria avevo allestito una collettiva e mi era piaciuta proprio perché era piccola. Così mi è venuto in mente di proporre qualcosa di intimo proprio come le valigie, abbinando queste ultime al mondo della fiaba".
Giugi Bassani – "Fate in Fuga"
Milano, Galleria L'Acanto, Via Enrico Noe 33
Fino al 25 ottobre
Orari: da martedì a sabato, dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00