Museo della comunicazione: il design open space è caratteristico del museo stesso e della sua missione: spiegare la storia e la funzione della comunicazione.
I temi dell'esibizione permanente "Media tell (Hi)stories" sono: dagli inizi della comunicazione alla società dominata dai media di oggi.
La filosofia educativa del museo ha sempre posto grande valore nell'incoraggiare i visitatori ad essere coinvolti nella comunicazione.
Anche per questo motivo, la collezione d'arte include lavori di Carl Spitzweg, Max Ernst, Joseph Beuys e Salvador Dalì. Affascinanti mostre temporanee, inoltre, esplorano aspetti selezionati del tema.
Due opere degne di nota viste personalmente nell'esposizione temporanea in corso: in "A. in wonderland" di Thomas Haenisch, Angela Merkel è travestita da Alice nel paese delle meraviglie e paracadutata sull'Europa con una cassaforte. In "Senza titolo" di Amin Mansouri si legge: "Be careful, you can destroy the world with this". Così, una semplice matita su fondo bianco detiene il potere della
parola, dell'immagine e della politica nel mondo d'oggi e di domani.
Il Museo Schirn è ubicato in un edificio postmoderno ultimato nel 1986 ed è la più importante sala di esposizioni temporanee della città, di forma allungata e comprendente, nella parte centrale, una sala rotonda in parte vetrata; la struttura è stata inizialmente molto criticata ma appartiene oggi agli edifici che più caratterizzano l'immagine della moderna Francoforte.
Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle principali istituzioni culturali: il Museo Archeologico si trova nell'ex chiesa del Karmeliterkloster – l'antico monastero carmelitano – e in un moderno edificio lungo Alte Mainzer Gasse.
In esso si trovano le collezioni di Preistoria e Protostoria, dove sono riuniti ritrovamenti archeologici che vanno dall'età della Pietra sino all'Impero Romano, provenienti dalla zona. Un'altra sezione, invece, è dedicata all'arte antica del Mediterraneo e del Medio Oriente.
La navata centrale dell'ex chiesa è dedicata al passato romano di Francoforte: i vari oggetti danno l'idea di come si vivesse in città tra il I secolo avanti Cristo e il III dopo Cristo.
della II Guerra Mondiale
Entusiasmanti e meravigliosi sono i brani di affresco sulla vita di Gesù, uno dei più importanti cicli iconografici conservati a nord delle Alpi, sopravvissuto alla II Guerra Mondiale ed eseguito da Jörg Ratgeb (Schwäbisch Gmünd, circa 1480 – Pforzheim, 1526).
Städel Museum: il ricco commerciante Johann Friedrich Städel donò nel 1815 la sua raccolta di quadri, disegni ed incisioni ai cittadini di Francoforte, con l'unica richiesta di ampliarla e ingrandirla.
In un secolo e mezzo, lo Städel è diventato una delle raccolte più famose e ricche d'Europa. Sistemato in un elegante edificio neorinascimentale del 1878, raccoglie tutte le epoche e scuole della pittura europea dal XIV al XX secolo: fiamminga (Jan Van Eyck), tedesca tra gotico e rinascimento (Dürer, Altodorfer, Cranach il Vecchio), italiana rinascimentale (Botticelli, Verrocchio, Tintoretto) e moltissimi altri artisti europei di elevata caratura.
Un grande e complesso dibattito è in atto a Francoforte sulla ricostruzione parziale del centro storico, distrutto dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Dopo la riunificazione avvenuta nel 1992 in Germania è in atto una ricostruzione di molti edifici storici distrutti nel secondo conflitto mondiale; tra questi si deve ricordare la Frauenkirche a Dresda e il possibile ripristino del Castello di Berlino.
Passeggiando per la città si possono ammirare diverse chiese. Tra queste bisogna ricordare la
Nikolaikirche, chiesa a sala costruita tra il 1200 e il 1400, ricostruita dopo la guerra, con un grazioso carillon che risuona dalla torre tutti i giorni alle ore 9, 12 e 17.
La Pauliskirche – ex chiesa evangelica a pianta ovale – è un monumento nazionale dal momento che nel 1848 vi si riunì l'Assemblea nazionale, il primo parlamento tedesco frutto dei moti rivoluzionari che in quell'anno coinvolsero più o meno tutte le capitali europee.
Il Dom. La città non è mai stata sede vescovile, ma il fatto che vi venissero eletti e incoronati re e imperatori tedeschi ha trasformato una chiesa di modeste dimensioni in cattedrale vera e propria.
La costruzione originale è del XIV-XV secolo, rifatta nel 1867 dopo un incendio e un'ultima volta nel 1950-1953 dopo la guerra.
L'alta torre che corona l'esterno fu iniziata nel XV secolo e terminata solo nel 1800. All'interno si conservano pregevoli opere di artisti tedeschi.