Fu esponente, come il fratello Giuseppe Nuvolone, della scuola lombarda del XVII secolo, frequentando l'Accademia Ambrosiana dove fu allievo del padre Panfilo Nuvolone e di Giovanni Battista Crespi detto il Cerano.
La sua prima opera firmata è conservata proprio nella nostra provincia: si tratta del Miracolo di Santa Marta, oggi conservato nel seminario arcivescovile di Venegono Inferiore.
Nella centralissima Sala Veratti fa il suo ingresso trionfale Carlo Francesco Nuvolone (Milano 1609 -1662), attivo in numerosi centri della Lombardia, ed in particolare in alcuni dei principali cantieri della Milano barocca.
Dopo l'indimenticabile mostra dedicata a Cerano e a Guttuso (correva l'anno 2003) e dopo le più recenti rassegne dedicate a Francesco De Tatti e alle incisioni realizzate nell'atelier di Antonio Canova tra Sette e Ottocento, l'arte con l'iniziale maiuscola torna in città: la mostra dossier, incentrata su due dipinti realizzati da Carlo Francesco Nuvolone, nasce grazie alla collaborazione tra Comune di Varese, Associazione culturale Varesevive, Accademia Tadini di Lovere e numerosi partner (Fondazione Comunitaria del Varesotto, Comitato Culturale C.C.R. Ispra, Toro Assicurazioni – Musajo e Minonzio – Varese, Amici dell'Accademia Tadini, Rotary Club Varese, Varese – Ceresio, Sesto Calende – Angera – Lago Maggiore, Laveno – Luino – Alto Verbano, Tradate, Varese – Verbano Inner Wheel, Rotary Club riuniti nel Gruppo Seprio).
Ma torniamo al Nostro che ebbe in sorte di poter lavorare alla Certosa di Pavia, alla Collegiata di San Lorenzo a Chiavenna, ad Appiano Gentile e presso il Sacro Monte di Orta, dipingendo la X e XVII Cappella.
A noi piace ricordarlo soprattutto come autore tra 1650 e 1654 degli affreschi della III e della V Cappella del Sacro Monte di Varese che rappresentano la Strage degli innocenti e Gesù nel tempio attorniato dai dottori.
I due dipinti esposti in Sala Veratti, eseguiti in pendant intorno al 1645 e destinati in origine alla quadreria di un facoltoso e raffinato collezionista, sono confluiti al principio del XIX secolo nella raccolta che Luigi Tadini andava raccogliendo nel suo palazzo di Lovere e ora appartengono all'Accademia Tadini con cui si prosegue la collaborazione intrapresa nel corso del 2011 grazie alla mostra dedicata a Canova.
Le tele rappresentano episodi tratti dall'Antico Testamento – Giuseppe e la moglie di Putifar e Susanna al bagno – in cui il pittore anche nell'illustrare scene sacre, predilige un tipo di rappresentazione melodrammatica e teatrale, a testimonianza del clima culturale elegante e prezioso che si respirava alla metà del XVII secolo negli ambienti del patriziato lombardo.
Nuvolone, tra sacro e profano al Sacro Monte sopra Varese
Varese, Sala Veratti, via Veratti, 20
Orari: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00
Ingresso gratuito
Inaugurazione sabato, 10 novembre ore 11
Informazioni: Castello di Masnago tel. 0332.820409
IAT Varese, via Romagnosi 9 tel. 0332.281913 – 286056
http://www.comune.varese.it/ – http://www.varesecultura.it/