Duttile, grezza, smaltata o decorata. I greci conoscevano bene le possibilità espressive di questo materiale, utilizzato nella pittura vascolare per rappresentare scene mitologiche o di vita quotidiana. Lungi dal volere ricordare queste "vecchie, antiche o preistoriche" ceramiche, il 7 settembre del 1938 Tullio d'Albissola dava alle stampe – insieme a Filippo Tommaso Marinetti – il Manifesto futurista della Ceramica e Aereoceramica, un programma che rispolverava l'immensa passione artigianale ereditata dalla famiglia di ceramisti e lo spingeva ad immaginare "cieli di ceramica irrigati d'acque fresche e grondanti profumi di fiori e sole da vendere e regalare alle funebri gelate fangose città nordiche". Nel suo studio-laboratorio-abitazione ligure, divenuto sede degli Incontri Internazionali della Ceramica, transitarono Lucio Fontana, padre dello Spazialismo, Asger Jorn, uno dei fondatori del gruppo CoBrA, Enrico Baj, propulsore del Movimento Nucleare e il surrealista sudamericano Roberto Sebastian Matta. Proprio questi ultimi sono due dei protagonisti di Contemporary Art Jewels – Ceramica da indossare, esposizione di preziose creazioni in ceramica rese uniche dal mix di idee e personalità che le hanno create.
Alle Officine Saffi, Ceramic Arts Gallery di Milano, dal 29 novembre 2012 al 18 gennaio 2013, si possono infatti ammirare, oltre alle opere delle Ceramiche Gatti – uno dei più grandi laboratori faentini che accolse artisti del calibro di Carla Accardi, Alberto Burri, Enzo Cucchi, Pablo Echaurren, Giosetta Fioroni, Ugo Nespolo, Mimmo Paladino, Ettore Sottsass e Giuseppe Uncini – le spille a ramoscello floreale di Giacinto Cerone, i monili cangianti di Pietro Melandri e le creazioni eccentriche di Luigi Ontani che ha trasformato due golose ciliegie smaltate in un paio di orecchini.
Ma «spingendo lo sguardo verso orizzonti internazionali, appaiono numerosi gli artisti che hanno fatto del gioiello in ceramica uno strumento espressivo unico e privilegiato». L'olandese Nina Sajet ricava le sue invenzioni plastiche dalla natura e presenta al pubblico una collezione di collane e orecchini modulati in forma di broccoletti, cavoli o foglie di lattuga; Shu-Lin Wu, originaria di Taiwan, intreccia suggestioni orientali ad altre occidentali, componendo forme ovoidali tenute insieme da fili colorati, mentre la colombiana Martha Pachón Rodríguez concretizza le sue riflessioni attraverso l'uso del grès porcellanato dando vita a delle oniriche infiorescenze fatte di petali, coni ed altri elementi sinuosi. Forme, colori e dettagli, che stupiscono per la varietà dei risultati, traducono in materia un crogiolo di esperienze, leggende e tradizioni.
Artisti in mostra: Maria Agozzino, Enrico Baj, Agata Bartos, Edith Bellod, Giacinto Cerone, Trinidad Contreras, Fabrizio Dusi, Ceramiche Gatti, Ana Cecilia Hilar, Peter Hoogeboom, Soyeon Kim, Roberto Sebastian Matta, Pietro Melandri, Luigi Ontani, Martha Pachon, Judith Peterohff, Nina Sajet, Luca Tripaldi, Violaine Ulmer, Iris Verstappen, Pauline Wiertz, Shu Lin Wu.
CONTEMPORARY ART JEWELS
CERAMICA DA INDOSSARE
Dal 29 novembre al 18 gennaio 2013
Inaugurazione giovedì 29 novembre, ore 18.30
Officine Saffi, Ceramic Arts Gallery, via A. Saffi 7, Milano
Tel: +39 02 36 68 56 96 – info@officinesaffi.com
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00
sabato su appuntamento