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Sono passati molti anni, forse troppi, dall'ultima esposizione dedicata a Manlio Rho (Como 1901-1957), uno dei più importanti esponenti del gruppo degli "astrattisti comaschi" che a partire degli anni Trenta sviluppò una ricerca aniconica basata su composizioni rigorose ma dai colori liberi, a tratti quasi "selvaggi". La Galleria Roberta Lietti, situata nel cuore dell'antica città murata, ne ricorda – fino al 20 dicembre – l'influente contributo attraverso una piccola esposizione consacrata ai guazzi, una ventina di lavori realizzati dall'artista comasco poco prima della morte, a partire dal 1954, che restituiscono al pubblico una visione più sciolta e meno conosciuta della sua parabola artistica. Abbandonate infatti le forme pure e i colori brillanti, virati soventemente ai toni dell'ocra, dei verdi e dei marroni, Rho affida alla tempera – resa ancora più coprente dall'aggiunta della biacca o del gesso mescolato alla gomma arabica – la sua energia gestuale, non più costretta in strutture rigide ma convogliata in onde e strisce semitrasparenti.
Come scrive Luciano Caramel nel catalogo generale edito da Electa nel 1990, si tratta di opere «più strutturate, secondo schemi compositivi per l'artista abituali, trasferiti sul supporto con l'istantaneità della nuova tecnica […]» dove «si assiste ad una versione aggiornata degli studi, di matrice kandinskiana, sul rapporto tra linea e superficie». Una tavolozza essenziale e monocromatica in cui si stemperano gli ultimi strascichi di questa sua interpretazione personale dell'astrattismo geometrico.
Note Biografiche: nato a Como nel 1901, si forma all'Istituto Carducci di Como. Dal 1918 si dedica all'insegnamento di arte decorativa e applicata. Segretario-economo del Regio Istituto nazionale di setificio Paolo Carcano dal 1923, nel 1929 diviene capo del reparto stampa della tessitura serica Aliverti & Stecchini, ruolo che manterrà fino al 1942. Dal 1933 la pittura di Rho si volge all'astrattismo e le sue opere vengono accolte in importanti rassegne. Aderisce nel 1938 al gruppo "Valori Primordiali" e due anni dopo firma insieme ad insigni esponenti dell'astrattismo comasco il "Manifesto del gruppo primordiali futuristi Sant'Elia". Dal '42 al '57, anno della morte, l'artista insegna disegno ornamentale-artistico presso l'Istituto tecnico industriale statale di setificio di Como.
Manlio Rho – " Guazzi "
a cura di Roberta Lietti
in collaborazione con la famiglia Rho
Fino al 20 dicembre 2012
Roberta Lietti Arte Contemporanea, via Diaz 3, Como
Orario: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.00
chiuso lunedì e festivi
Per maggiori info.: tel. 031 24 22 38