La Provincia di Varese ha appaltato i lavori per il restauro delle opere di Arcumeggia. Il progetto approvato e finanziato, con il cofinanziamento di Fondazione Cariplo, verrà portato avanti da un'equipe di restauratori.
Il "Restauro conservativo dipinti murali del borgo di Arcumeggia", che rientra nel più ampio progetto "Circuito culturale Valli del Verbano" e che vede coinvolti la Comunità Montana Valli del Verbano (ente capofila) e il Comune di Casalzuigno, è stato predisposto dalla restauratrice varesina Rossella Bernasconi, la quale vanta già una serie di importanti lavori di recupero in città e provincia (Sala Colonne al Castello di Masnago e Sala Veratti in via Veratti) e l'intervento è affidato alla ditta di restauro "La Maddalena" di Canzo.
Le opere interessate dal recupero artistico sono 33, individuate dagli esperti tra quelle con i maggiori problemi di conservazione. Tra queste vi sono: "Corridori" di Aligi Sassu, "Composizione agreste" di Ernesto Treccani; "La cappellina di Sant'Antonio" di Gianfilippo Usellini e "Donna che spenna una gallina" di Vittore Frattini.
I lavori dureranno un anno e mezzo e la conclusione del percorso di restauro è prevista per settembre 2014. Gli interventi tecnici e operativi sui dipinti verranno poi concentrati, anche per evidenti questioni di clima, nei mesi primaverili ed estivi.
Oltre a preservare queste opere di grande valore, l'intervento costituirà un ulteriore elemento di richiamo turistico per i visitatori, che potranno così ammirare i dipinti nel loro ritrovato splendore. Il recupero poi, darà ancor più forza all'impegno delle istituzioni e di tutti coloro che in questi anni hanno continuato a organizzare e promuovere eventi culturali nel borgo dipinto al fine di renderlo vivo.
Marco Magrini, Presidente Comunità Montana Valli del Verbano: «E' la dimostrazione della concretezza degli enti territoriali che hanno sempre creduto in questo territorio e hanno a cuore il nostro patrimonio culturale e artistico. Tante volte noi amministratori ci troviamo a dover superare una serie di lungaggini burocratiche indipendenti dalla nostra volontà».