Fino al 24 febbraio resta aperta al pubblico a Palazzo Ducale di Genova la nuova grande mostra dedicata a Steve McCurry, prodotta e organizzata dalla Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, dal Comune di Genova e da Civita. Un nuovo appuntamento, che prosegue il percorso espositivo che Civita e SudEst57 hanno iniziato nel 2009 a Milano, per poi toccare Perugia e Roma, a cui hanno partecipato complessivamente più di 300.000 visitatori.
La mostra è curata da Peter Bottazzi che ha progettato il percorso espositivo e da Biba Giacchetti. L'allestimento, di grande impatto scenografico, è studiato appositamente per gli ambienti (1.000 m2) del suggestivo Sottoporticato di Palazzo Ducale e differenziato in ciascuno degli spazi tematici. Come in un "viaggio intorno all'uomo", la mostra si aprirà con la scoperta: una grande galleria di ritratti che l'obiettivo di Mc Curry ha raccolto nell'arco della sua lunga esperienza e continua a raccogliere in ogni suo viaggio. Tra i veli che saranno le quinte di questa galleria, ogni visitatore potrà cercare il suo percorso nel gioco di rimandi che lega tra loro uomini e donne provenienti dai luoghi più disparati della Terra. Passando attraverso le tracce di una presenza umana più rarefatta, ci si avventurerà poi nella vertigine della guerra, del dolore e della paura che McCurry ha documentato con la stessa partecipazione emotiva.
Nella sala successiva il visitatore troverà invece un mondo di poesia, dove l'uomo si riscatta, si avvicina alla natura e allo spirito e ritrova la gioia di vivere. La sorpresa e lo stupore caratterizzeranno il quarto spazio, dove si incontrano le immagini più curiose e inattese, dove l'uomo ritrova lo sguardo dell'infanzia e l'incanto della vita. In una ultima sala sarà la volta della
memoria, con la proiezione di un video che racconta la ricerca della ragazza afgana 20 anni dopo l'incontro da cui è nata una delle immagini più famose di tutta la fotografia mondiale.
Saranno presentate in mostra oltre 200 foto, stampate in vari formati, con una netta prevalenza delle grandi dimensioni. In un video realizzato da Epson sarà raccontato, come in un back stage, il delicato lavoro della stampa a colori su carta fotografica.
Anche la mostra genovese comprenderà una antologia di tutta la produzione di McCurry, con numerose delle sue immagini più famose, a partire dal ritratto della ragazza afgana dagli occhi verdi, di cui è presentata tutta la storia, con scatti mai visti, un documentario di National Geographic proiettato in uno spazio dedicato e il materiale raccolto in giro per il mondo dallo stesso McCurry.
Insieme alle icone più conosciute, scattate nel corso degli oltre 30 anni della sua straordinaria carriera di fotografo e di reporter; saranno presentati i lavori più recenti, realizzati dopo il 2010 insieme ad alcuni inediti, mai esposti nelle mostre precedenti, che costituiscono quasi il 50% delle foto esposte.
Il progetto The last roll con le immagini scattate utilizzando l'ultimo rullino prodotto dalla Kodak, gli ultimi viaggi a Cuba, in Thailandia e in Birmania, con una spettacolare serie di immagini dedicate al Buddismo, una selezione delle fotografie scattate nei recenti e numerosi soggiorni italiani, da Venezia alla Sicilia, da Roma all'Aquila.