Sarà ufficialmente presentata al pubblico la Sede rinnovata della UBI Banca Popolare di Bergamo in via P. Chiara, VENERDI 1 MARZO alle ore 17.00, con una eccezionale esposizione di due tele restaurate della parrocchia di Bosco. L'evento è organizzato in collaborazione con l'Associazione Culturale "Amici di Giovanni Carnovali detto il Piccio" che ha iniziato nel 2010 il progetto di recupero della quadreria della Chiesa parrocchiale dell'Annunciazione in Bosco. La presidente Carolina De Vittori si è da subito attivata per la ricerca dei fondi necessari e nel corso del 2011 e 2012 è stato restaurato dal Laboratorio di restauri Piero Lotti di Varese un primo gruppo di tre tele, di notevole valore artistico, a giudizio della responsabile della Soprintendenza al Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico per la provincia di Varese.
"Il sacrificio di Isacco", opera seicentesca attribuita alla cerchia del Vermiglio, è già stata presentata al pubblico nell'aprile del 2012, suscitando grande interesse per la sua spiccata somiglianza con la tela del Vermiglio conservata presso la Galleria di Palazzo Bianco a Genova.
Le due nuove tele seicentesche non hanno una attribuzione certa, ma sono di buona fattura e costituiscono un patrimonio importante oltre che per il loro valore intrinseco, anche per la testimonianza di fede di coloro che hanno voluto lasciare alla loro chiesa un dono prezioso.
"Il Battesimo di Cristo", attribuibile alla scuola lombarda
del XVII° secolo, nella scia della pittura del Vermiglio, di Daniele Crespi, di Carlo Ceresa, richiama un'iconografia abituale per tale soggetto, ma risalta per la accuratezza dei drappeggi dei due protagonisti, per la dolcezza del volto di Cristo che rimanda a certi personaggi di Bernardino Luini, per la raffinata e discreta presenza degli angeli che assistono al Battesimo per eccellenza. Anche il paesaggio sullo sfondo rievoca alcune opere leonardesche.
"Madonna in trono con Bambino e i SS. Giovanni Evangelista e Agostino" è una raffinata copia seicentesca della stessa pala eseguita dal Perugino nel 1494 per la nobile famiglia cremonese Roncadelli, esposta nella Chiesa di Sant'Agostino a Cremona. Nel corso del restauro si è scoperto che la tela era stata danneggiata da una forte fonte di calore che aveva irrimediabilmente annerito l'abito della Madonna, annullando così il colore e il panneggio nella parte inferiore del dipinto. Si evidenzia comunque anche in questa tela la buona tecnica dell'anonimo autore, che ha saputo mantenere in tutti i particolari dei personaggi e dell'architettura che li circonda la stessa elegante esecuzione del Perugino.
Grande è la soddisfazione degli "Amici del Piccio" e del parroco don Giovanni Giudici perché l'obiettivo della restituzione di un primo gruppo di opere alla parrocchia è
stato finalmente raggiunto: i tre dipinti verranno ricollocati in chiesa e saranno visibili a tutti, in attesa della sistemazione della sacrestia e, contributi permettendo, del restauro conservativo di altri quadri. L'intento finale è infatti quello di aprire presso la parrocchiale di Bosco il primo museo di opere "sacre" nel nord della provincia. Da non dimenticare che presso la chiesa di Bosco è esposto anche l'artistico "Presepe di radici di Fermo Formentini", opera molto ammirata e unica nel suo genere.
Le spese per i restauri sono state coperte grazie alle offerte dei parrocchiani di Bosco e al sostegno di Fondazione Unione Banche Italiane per Varese, Fondazione Comunitaria del Varesotto onlus e Banca Popolare di Milano. Le tele resteranno esposte al pubblico da lunedì 4 a venerdì 8 marzo 2013, nella Sala delle conferenze della UBI di Luino, negli orari di apertura della banca (8.30-13.00/ 14.40-16.00). La presentazione presso la Chiesa di Bosco è in calendario per la vigilia della festa patronale, sabato 13 aprile, ore 21.00.