Marco La Rosa, Ecce Homo, 2012, 100 poliedri regolari in gesso aMarco La Rosa, Ecce Homo, 2012, 100 poliedri
regolari in gesso a

L'Apocalisse è il tema biblico da cui prende spunto la tripersonale allestita dal 13 febbraio al 9 marzo alla Galleria San fedele di Milano. Un argomento che ha sempre esercitato un grande interesse e timore ma anche un messaggio di speranza sulla vittoria finale del bene. Ispirati dalle domande che muovono l'uomo, perennemente preoccupato di conoscere il proprio futuro e il proprio destino dopo la morte, i tre giovani artisti vincitori del premio San Fedele 2011-2012 hanno dato forma ad altrettante opere che spaziano dal disegno all'installazione.

Marco La Rosa, prendendo spunto dal pensiero del padre gesuita Theilard de Chardin, che nel suo viaggio verso il Punto Omega riflette sul destino dell'uomo in relazione al cosmo, realizza un centinaio di solidi platonici in gesso alabastrino. Il fascino di questi poliedri, con spigoli e vertici equivalenti, affascinarono anche l'astronomo, matematico e musicista tedesco Keplero che li vedeva strettamente connessi alle armoniose proporzioni che caratterizzano la struttura del mondo. Il loro essere collocati senza ordine sul pavimento suggerisce, nel caso di La Rosa, disgregazione e frammentazione. Un disordine che richiede tuttavia un'armonia, una logica che spinge i solidi verso un polo di tensione, «grazie al quale tutti gli elementi trovano il senso del loro percorso».

Ayumi Kudo, Misurare le cose in-misurabili, 2012Ayumi Kudo, Misurare le cose
in-misurabili, 2012

Giorgio Tentolini, presenta invece in due rotoli, uno di carta ancora sigillato, l'altro in rete bianca parzialmente svolto in cui sono scritti i nomi dei giusti, come è rivelato nel libro dell'Apocalisse. Per raccontare la caduta nel peccato, il giovane artista ricorre all'immagine dell'albero, presente nel lavoro come un'ombra, una presenza costante quasi tatuata sulla superficie. Ayumi Kawasaky, infine, con 49 disegni, disposti in modo da formare un quadrato di sette fogli per lato, riflette sulla vita quotidiana attraverso il concetto di "misura". Non a caso nella lingua giapponese questo termine è messo in relazione con il prendersi cura di una persona o di un oggetto. «Apocalisse – conclude Andrea Dall'Asta SJ – significa allora rivolgere la nostra attenzione a quanto sta al di fuori di noi, perché lo "misuriamo". L'Apocalisse diventa la rivelazione dello stupore di fronte al mondo che ci circonda, alla realtà che emerge nella vita di ciascuno perché sia accolta e protetta».

ALLE SOGLIE DELL' APOCALISSE
Marco La Rosa, Ayumi Kudo, Giorgio Tentolini
Inaugurazione mercoledì 13 febbraio 2013, ore 18
Fino al 9 marzo 2013
Galleria San Fedele, Via U. Hoepli 3°, Milano
T +39 02 86352233
sanfedelearte@sanfedele.net
Orari: dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00
Ingresso libero