La scorsa estate un fortunale colpì una porzione di Lago Maggiore causando ingenti danni che coinvolsero anche l'Isola Bella, gioiello storico culturale nonché meta celeberrima durante tutta la stagione. Dopo la tromba d'aria lo storico giardino era stato subito curato con interventi di pronto soccorso e ripristino per limitare i danni alla vegetazione. Sul palazzo invece l'unico intervento era stato l'immediato riposizionamento del pennone abbattuto e il tamponamento di alcune situazioni di prima emergenza. I lavori dureranno diversi mesi, ma è volontà dei committenti, la famiglia Borromeo, che almeno la facciata venga liberata dalle impalcature prima della riapertura al pubblico del Palazzo e dello storico Giardino prevista per il 16 marzo 2013. Si tratta di seimila metri quadri di facciate esterne fatte di malte, pietre, marmi modellati e affreschi.
Sotto il controllo della Soprintendenza ai Beni Architettonici del Piemonte, i tecnici incaricati dalla famiglia Borromeo stanno procedendo a mappare, con esattezza, le diverse situazioni degli intonaci, studiando anche la composizione chimica e lo stato fisico di ciascun materiale, individuando le problematiche che si presentano molto differenti da zona e zona. Notevoli i danni riscontrati da tecnici che hanno "radiografato" tutti gli intonaci: infiltrazioni con conseguenti solfatazioni e cadute di intonaco, superfici affrescate in equilibrio davvero instabile e danni seri e progressivi alle eleganti decorazioni in bellissimo granito rosa di Baveno. Il colossale intervento ora avviato "prenderà in mano" ogni centimetro delle superfici esterne, da quelle più antiche, plurisecolari, alle più recenti, realizzate appena il secolo scorso, sempre sui disegni originali. Il passaggio successivo riguarda il consolidamento degli intonaci e delle pellicole pittoriche in evidente stato di crisi, sia per il colpo inferto dal fortunale sia per il microclima lacustre che, con l'umidità, favorisce il deterioramento degli intonaci e l'attacco da parte di funghi e microorganismi. Il passo ancora successivo è una generalizzata pulizia a secco, compiuta cioè senza ricorrere all'acqua. Quindi il ripristino e il trattamento preventivo di futuri attacchi di umidità e parassiti.
Molta attenzione richiedono naturalmente gli affreschi a trompe l'oeil sulla facciata e i materiali lapidei. Su quest'ultimi si sta intervenendo con il consolidamento delle superfici mediante silicato di etile, quindi con la rimozione delle vecchie stuccature e lavaggio con acqua deionizzata. Quindi i tecnici procederanno con la sigillatura di tutte le fratturazioni con malta e inerti adeguati e con un trattamento finale protettivo con prodotti traspiranti, idrorepellenti e permeabili al vapore.