Gli appassionati di fumetti sono avvertiti: i disegni a colori e in bianco e nero di Dino Battaglia sono ospitati al Chiostro di Voltorre.
Il suo segno, raffinato ed originale, traboccante di suggestioni e riferimenti artistici, nasce dall'incontro di diverse influenze: in primis la sua Venezia, così ricca d'arte, e poi la letteratura con la L maiuscola, la pittura e l'illustrazione, il cinema e la fotografia, le uniformi e la guerra…
Dino Battaglia è stato un artista appassionato al proprio lavoro: colto, profondo, attento alla qualità più che ai gusti del pubblico. "Tutto quello che avevo da dire l'ho detto nei miei disegni": con queste poche parole l'artista parlava di sé. Da qui il titolo della mostra: "Dino Battaglia. Le immagini parlanti" a cura di Marco Prandi, Paolo Ferrari e Cristina Taverna.
Il 2007 è stato l'anno di Hugo Pratt. Il 2009, la volta di Sergio Toppi. Il 2013 si apre in questo modo al Chiostro di Voltorre con una grande mostra dedicata al terzo, indiscusso protagonista del fumetto italiano. Tutti e tre gli artisti hanno collaborato con la storica rivista "Asso di Picche" e tutti e tre hanno contribuito a conferire ad un genere considerato "popolare" la dignità di "letteratura disegnata".
L'esposizione di Voltorre si compone di circa 170 opere originali riassuntive del percorso artistico di Battaglia, in particolar modo risalenti al periodo in cui collaborò con la celebre rivista "Linus", nata alla fine degli anni '60 con l'intento di coniugare cultura ed impegno politico con fumetti d'autore.