Fino al 12 maggio Angera rende omaggio a Giorgio Gibelli: quarantacinque anni di pittura e di vita ad Angera.
Un amore per l'arte, per così dire di famiglia: perché già il padre di Giorgio, Francesco, era professore di disegno e pittore paesaggista. Giorgio, sebbene divenuto medico, ha continuato con l'arte fra un impegno di lavoro e l'altro.
Lavoro che lo ha condotto da Milano, sua città natale, proprio ad Angera, dove per quarantacinque anni Gibelli è stato Primario Chirurgo. Dal 1988, anno della pensione, ecco finalmente che l'arte è tornata protagonista: impressioni, ricordi di viaggi, emozioni sulla tela. Opere già fruibili in passato, in sei mostre, Angera, Breno, Montechiari, Sesto Calende, Trivero e Villasanta, di cui una, nel 2003, vedeva anche l'esposizione di opere paterne.
Pittura come esternazione di sentimenti intimi, privati, che spesso non vengono espressi verbalmente, pittura privata, quasi un diario per immagini, in cui si fondono racconti di vita, ricordi, rimpianti, pittura che esce da ogni classificazione o corrente artistica: perché ogni immagine rappresenta una storia personale.
Paesaggi parlanti, che accompagnano chi li guarda in boschi silenziosi, su ghiacciai, in storici castelli. Paesaggi pieni di anima, di passato e presente.
Giorgio Gibelli, Mostra di pittura
45 anni di vita ad Angera
Inaugurazione 4 maggio 2013, ore 17
Sala consiliare del comune di Angera
Stradina a San Quirico
Orari: 5-11-12 maggio, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30
Ingresso libero