Il Monastero, un monumento amato dagli abitanti di Cairate, che da anni ne seguono le vicende edilizie, fra restauri e scavi archeologici. E proprio mentre sta per partire il terzo lotto di lavori e il complesso di S.Maria Assunta riapre progressivamente al pubblico, la Pro Loco di Cairate ha organizzato una serata per presentare al pubblico recenti studi legati al complesso stesso.
Un'occasione anche per tentare un punto della situazione, fra progetti, aspettative e propositi di valorizzazione, emersi in un ricco dibattito. Tre le relatrici della serata, le dottoresse Ilaria Mascheroni, Laura Vallini e Valeria Varlaro, neo-laureate, già accompagnatrici (le prime due) in occasione delle visite al Monastero, che hanno quindi trasformato la propria passione in un vero e proprio studio.
Ha aperto la serata la dott.ssa Laura Vallini che ha ricostruito in modo accattivante il mondo altomedievale, fra Longobardi e Franchi, che fa da sfondo al monastero. Leit motiv del suo intervento il sincretismo religioso e culturale dell'epoca, quando i Longobardi invasori poco per volta assunsero caratteristiche del mondo latino/romano.
Spazio alla storia dell'arte, con la dott.ssa Ilaria Mascheroni, che ha raccolto e studiato i numerosi elementi decorativi che ornavano probabilmente la chiesa nella sua fase più antica, quella romanica. Bassorilievi, statue, fra cui un viso barbuto conservato alla Studi Patri di Gallarate ed un rilievo raffigurante due volatili che si abbeverano.
Progetti e nuove idee sono stati proposti dalla dott.ssa Valerio Varlaro, fresca di laurea in scienze turistiche. Ottime proposte, come un percorso in uno o due giorni, dedicato alle abbazie benedettine, oppure l'uso delle sale come aule studio.