Il patrimonio archeologico italiano dalla scorsa primavera si è arricchito di un nuovo bene ritornato fruibile al grande pubblico: il Capitolium di Brescia, risalente alle seconda metà del I secolo d.C.

Con Capitolium si intende il tempio più importante che decorava ogni città romana, dedicato alle tre divinità principali del pantheon, Giove, Giunone e Minerva. Si affacciava sul foro e di solito era costruito su alto podio in modo da essere visibile.

Nel caso di Brescia, Brixia in epoca romana, importante città del nord Italia, si sono verificate condizioni eccezionali di conservazione, in pieno centro storico, per cui dal 1998 sono iniziati i lavori per il recupero del monumento. Monumento che costituisce una pietra miliare dell'archeologia cittadina: era il 1822 quando presero avvio gli scavi che portarono a mettere in luce il Capitolium stesso, per alcuni decenni sede del Museo locale.

Oggi l'edificio ha recuperato l'atmosfera sacrale del tempio di una volta, grazie a un intervento architettonico intelligente: voci, immagini, suoni accolgono i visitatori e fanno da sfondo in un viaggio nell'epoca. Ricco l'apparato, con disegni, ricostruzioni, mappe, fotografie storiche.

L'atmosfera notturna suggestiva ricorda i rituali di culto alla divinità, ponendo così l'attenzione sulle funzioni e sul ruolo del tempio all'interno della religione romana. Pressoché originario l'arredo, con pavimenti in marmi colorati, gli altari in pietra dedicati alle tre divinità, le iscrizioni che testimoniano i culti e i nomi degli imperatori.

Un percorso ancora in fieri: sono aperti gli scavi archeologici nell'area antistante l'edificio e si proseguirà alla musealizzazione del santuario di epoca repubblicana, precedente al Capitolium, decorato da rari affreschi del I secolo a.C.