Sono ben 130 le inedite fotografie provenienti dallo sconfinato archivio di Giancesare Bernasconi, fotografo "storico" de La Provincia. Attraverso l'obiettivo di papà Ansaldo e di zio Miro, figure che possono a buon diritto definirsi i primi fotoreporter di Como, prende infatti il via il racconto-resoconto degli anni del regime fascista nel capoluogo lariano. Le grandi adunate operaie nelle vie e nelle piazze cittadine, i cortei e i famosi "sabati" allo stadio Sinigaglia, le gare sportive, le sfilate di Carnevale sul lungolago e le attività ludiche, sono gli avvenimenti protagonisti del nuovo libro pubblicato da Carlo Pozzoni Fotoeditore: Como, il Fascismo, le immagini. Una città in camicia nera.
Un prezioso scrigno iconografico (arricchito anche da due immagini mai date alle stampe del deragliamento del treno carico di lavoratori avvenuto nei pressi della Napoleona) che grazie alla puntuale ricostruzione dei fatti dell'epoca compiuta dal giornalista e scrittore comasco Giorgio Cavalleri, regala al lettore uno spaccato della vita in città nell'epoca mussoliniana. Completano la pubblicazione una prefazione di Pier Angelo Marengo, che con Giancesare Bernasconi ha percorso la provincia nella sua veste di cronista di nera, e un capitolo dedicato alla stampa comasca durante gli anni del fascismo realizzato da Pierluigi Comerio, direttore della storica rivista Como&dintorni.
Como, il Fascismo, le immagini
Una città in camicia nera
di Giancesare Bernasconi e Giorgio Cavalleri
Carlo Pozzoni Fotoeditore – pp. 96 – € 18