La scultura di Massimo Fergnani esiste, resiste e urge alla superficie, allo spazio e alla luce. Le sue figure hanno tutte un ritmo calibrato, dettato dalla materia stessa e dalla linea perentoria che ne chiude la forma. Una forma-figura moderna, anzi forse postmoderna, che vive di contraddizioni e tensioni in cerca di un difficile equilibrio.

Le anatomie si allungano e si torcono sino al limite in una serrata dialettica tra linee, piani, volumi: l'espressività esistenziale e psicologica della figura affiora in uno strenuo controllo delle qualità formali della scultura. Pur nella cifra della sofferenza e della introversione, dominante l'ispirazione di Fergnani, l'arte sua, frutto di una sapiente stilizzazione, si erge a sublimare in canto tale condanna e condizione.

L'uomo e la donna sono emblemi le cui membra portano i segni delle piccole e grandi tragedie: ma l'ultima parola è lo stupore di chi resiste, di chi attende, di chi ha fede. Un soffio di mito e di

eroismo circola fra le sculture, forse in chiave minore e interiore, ma non per questo meno anzi più pregnante.

La necessità interiore, l'ispirazione, il sentire un tema e la sua forma muovono lo scultore, che nel tempo sta imparando ad ascoltare e interrogare tutte le materie e le tecniche, in una scoperta infinita di possibilità. Non esclusa la ricerca sulle patine e sui colori, sulla combinazione fra materie diverse e sulla messa in scena dell'opera, a partire da un basamento che diviene qualcosa di più intrigante di un semplice supporto.

La scultura abbisogna di tempo e di cure e di amore e dedizione. Lievita, si trasforma, sotto gli occhi le mani gli strumenti dell'artefice affiora dalla mente alla materia, è rivelazione. Mistero, confessione del tempo in cui si vive e del momento, tormento. L'estasi è ancora possibile, nel silenzio.

Affioramenti
Sculture di Massimo Fergnani

Cassano Magnago, ex Chiesa di San Giulio
Dal 29 novembre al 1 dicembre 2013
Orario: dalle 10.00 alle 20,00
Presentazione di Federico Masedu
Inaugurazione: sabato 30 novembre, ore 17.30
Ingresso libero