Si potrà essere d'accordo o meno sulle sue scelte espositive, ma si deve ammettere che al gallerista Antonio Battaglia, non manca il gusto della provocazione, dell'innovazione e della sperimentazione.
Per l'occasione i riflettori sono stati puntati su Luca Valotta (Lamezia Terme, 1977) in occasione della personale, in corso presso l'omonima Galleria a Milano, dal titolo "Existence".
I personaggi ritratti dal giovane artista ci appaiono come in un acquario, separati da noi da un filtro monocromatico verde acido, a rappresentare un mondo futuribile, conseguenza diretta di esperimenti di ingegneria genetica.
Ad accomunare i due sessi, abbracciati in bella posa su un divano in "P-h Family" (2013), è la maschera antigas, per il resto, ad una protezione antiatomica tutta maschile, si contrappone la pura nudità femminile.
A denotare come, anche in un possibile futuro, il ruolo di coppia rimane inalterato: l'uomo al lavoro, la donna casalinga, con il corpo sempre pronto ad uso e consumo del maschio.
Il rapporto tra ambienti esterni ed interni evidenzia la stasi codificata del privato in opposizione alla coercizione in pubblico.
Se fra le quattro mura la coppia svolge abitudinariamente riti predefiniti, al di fuori i metodi coercitivi nei confronti dei non allineati, ricalcano le regole applicate dalle dittature.
Siamo oltre "Fahrenhait 451", oltre "Stalker", siamo ad "Alterazione genetica", dove ogni frammento poetico è spazzato via da fredde logiche di laboratorio.
Valotta stesso, senza infingimenti, accanto ad opere ritraenti il nuovo genere umano, propone lavori dove compaiono piastre di Petri, recipienti utilizzati in biologia per le colture cellulari: prepariamoci!
Luca Valotta – "Existence"
Milano – Galleria Antonio Battaglia, via Ciovasso 5
Fino al 18 gennaio 2014
Orari: da martedì a sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
Ingresso libero