Un fanciullo ha attraversato spazi bianchi con tele bianche alle pareti. Aveva molti colori, ha allungato un braccio e così ha lasciato su quelle tele le tracce del suo passaggio.
Quel fanciullo è Nelio Sonego, il luogo è la galleria A Arte Invernizzi.
Era felice quel giorno, pieno di invenzioni, di idee che come onde o frammenti acustici si sono accavallate e intrecciate tra loro.
Il fanciullo Sonego ha disegnato il suo arcobaleno degli umori, delle passioni, dei desideri, delle inconfessabili follie.
Ha lasciato una dichiarazione d'amore in caratteri cifrati ad esclusiva lettura di Cuori in Atlantide.
Quelle tracce sono un rigo musicale entro il quale, ma anche oltre, è possibile comporre un canto libero da vincoli accademici.
"Sono passato – pare dirci Nelio Sonego – per lasciarvi il dono del segno e del colore, indicandovi un punto di partenza e una via di fuga, a dire come un'area bianca, ma anche indifferentemente nera, per via degli umori che cambiano, si trasforma in luogo di illimitata possibilità espressiva, in spazio utile a dare vita a indizi dove far nascere visioni infinite".
Quei segni rivelano la percorrenza del gesto, la mobilità del braccio, l'inclinazione del corpo.
Il bambino Sonego è passato in un luogo con pareti bianche, con tele bianche appese ai muri e nelle mani tanti colori.
Nelio Sonego – "Orizzontaleverticale"
Milano – A Arte Studio Invernizzi, Via Domenico Scarlatti 12
Fino al 5 febbraio
Orari: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00