E' stata un po' sfortunata quest'opera del Canova, realizzata originalmente in marmo in onore di Napoleone, al quale l'artista lavorò tra il 1803 e il 1806. La copia in bronzo fu commissionata per festeggiare il compimento dei quarant'anni dell'imperatore. L'opera rappresenta allegoricamente "Marte pacificatore". I critici dell'epoca apprezzarono il lavoro in marmo di Canova ma non Napoleone, per il quale d'altra parte il "vento" stava già cambiando. Di lì a poco (1815) sarebbe arrivata Waterloo.
Ma la stessa opera in bronzo (realizzata nel 1811), che venne posta a Brera nel 1859 nel cortile dell'Accademia delle Belle Arti, subì diverse vicissitudini: errori di fusione, furti, dimenticanze, oltre a danni fisici quali l'ossidazione del metallo e i problemi più recenti dovuti alle deiezioni dei piccioni.
Che il "travaglio" di questa scultura sia finalmente terminato?
Sembrerebbe di sì. Dal 30 settembre si è dato, infatti, il via alla fase preliminare del restauro. Ora è arrivata la seconda fase. Napoleone giace in orizzontale, sempre nel cortile d'onore, e si è già cominciato a lavorare al progetto, sostenuto tra l'altro da Bank of America Merrill Lynch 2013 Art Conservation Project.
Qualche dato: la statua è alta quasi tre metri e mezzo e pesa 3.180 chilogrammi.
Nella prima fase, durata tre mesi, la statua è stata lasciata sul proprio basamento, in posizione verticale e sono state eseguite varie analisi compresa una campionatura della superficie bronzea, attraverso prelievi di campioni di materiali in superficie, sotto forma di micro frammenti e polveri per identificarne la lega e per determinare lo spessore dei prodotti di corrosione. Si sono, poi, svolte le delicate operazioni di movimentazione della statua dal basamento. Grazie a una gru, la statua è stata collocata orizzontalmente per consentire ai tecnici di operare con sicurezza anche all'interno del manufatto. La posizione attuale verrà mantenuta per tutto il periodo del restauro, probabilmente fino a fine giugno prossimo.
Poi, attorno alla statua e al basamento, è stato realizzato un vero e proprio laboratorio di restauro, progettato da Mario Bellini, con grafica di Italo Lupi, che hanno generosamente offerto la loro collaborazione gratuitamente. Cosa importante per i visitatori: il laboratorio, trasparente nella facciata verso via Brera, consentirà al pubblico di osservare e seguire dal "vivo" lo svolgersi del restauro, che, è opportuno ricordarlo, è stato progettato e diretto da Daniele Pescarmona per la Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici di Milano.