Si può vivere l'amore anche dietro le sbarre? Una domanda scottante, che racchiude la storia dei reclusi, con i loro desideri, i loro sogni, le loro aspirazioni, il loro amore. Perché in fondo l'amore può anche redimere, può anche salvare, costituendo un faro di speranza anche per chi si trova a vivere una situazione difficile.
Tutto questo viene raccontato nella mostra significativamente intitolata "Amori sbarrati", allestita presso il Museo di Arte Contemporanea di Lissone.
Inaugurata giovedì 13 febbraio, alle ore 21, la mostra resterà aperta per il giorno di San Valentino e per il relativo fine settimana, mostrando foto e immagini molto suggestive, scattate all'interno della Casa Circondariale di Monza, ad opera dell'artista Francesca Ripamonti, anche curatrice della mostra.
Le fotografie raccontano una bellezza nuova, una bellezza nascosta e spesso dimenticata che emerge dal profondo dell'anima delle donne recluse di Sanquirico.
Le immagini hanno la capacità di andare oltre il silenzio e la solitudine. Sono volti che narrano di un unico valore: quello dell'umanità.
L'esposizione conclude un percorso di "poesia – teatro – fotografia" che Zeroconfini Onlus ha promosso, in collaborazione con la Casa della Poesia di Monza. I soggetti protagonisti sono proprio i detenuti della Casa Circondariale di Monza.
Durante l'inaugurazione è stata inoltre presentata l'antologia "Amori sbarrati" con le poesie dei detenuti e i testi e le riflessioni dello spettacolo teatrale "Le donne che hanno perso la guerra". Un percorso teatrale durato 5 mesi e condotto dalla regista milanese Luisa Gay. Il teatro ha favorito la consapevolezza dei bisogni di chi vive recluso da tempo, ma anche dei valori, strumenti indispensabili per poter costruire la propria scialuppa di salvataggio e di speranza.
Un percorso che ha cercato di promuovere la fiducia per la vita, il sogno del raggiungimento di quell'isola di approdo che sia in grado di poter offrire a ciascuno di loro ancora la speranza di infinite possibilità.
Amori sbarrati
Mostra di fotografie
Dal 14 al 16 febbraio 2014
Museo di Arte Contemporanea di Lissone, viale Padania 6
Orari: venerdì: dalle 15 alle 19
sabato e domenica: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19