È questa un'occasione imperdibile per ripercorrere tutto l'itinerario culturale ed espressivo dell'artista a partire dagli esordi, secondo una sequenza cronologica ragionata e nuova rispetto alle proposte fino ad ora formulate dagli studiosi: dalle prime opere alla collaborazione con l'architetto e pittore Donato Bramante – da cui ha tratto il soprannome con il quale è noto ancora oggi – fino alle ultime opere conosciute tra le quali la notissima Fuga in Egitto custodita in Ticino, nel santuario della Madonna del Sasso a Orselina.
Accanto a opere capitali di Bramantino provenienti da prestigiose istituzioni come la National Gallery di Londra, la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo Thyssen di
Madrid o ancora la Pinacoteca di Brera di Milano, sono presenti in mostra opere degli artisti con i quali Bramantino ha condiviso la scena o ha dialogato come Bernardo Zenale, Giovanni Agostino da Lodi, Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari rappresentati anch'essi grazie a prestiti di straordinaria importanza provenienti da grandi collezioni private.
La mostra riesce a mettere in luce il ruolo centrale di Bramantino nell'evoluzione artistica dell'epoca, fra i maggiori protagonisti della crisi culturale e del rinnovamento figurativo che trasformarono radicalmente il linguaggio pittorico in Lombardia tra la fine del Quattrocento e i primi vent'anni del secolo seguente, un momento storico particolare che vede il crollo della dinastia sforzesca e dell'occupazione francese.
Info.
Museo Cantonale d'Arte
Via Canova 10, 6900 Lugano
www.museo-cantonale-arte.ch
Info e prenotazioni:
tel.: +41 (0)91 815 7971
Orari:
Martedì: 14-18
Mercoledì-domenica: 10-18
31 dicembre: 10-16
1. gennaio: 14-18
Chiuso lunedì, 24 e 25 dicembre