Alfredo Chighine (Milano 1914- Pisa 1974) è pittore del mistero, delle profondità degli abissi e del cosmo, delle profondità spirituali e psicologiche, ma non di quelle descritte su libri o pellicole, né di quelle esplicate in trattatici scientifici o teleologici, ma di quelle dove l'insondabile apre all'infinito dell'immaginario e dove leggenda e ricerca si fondono.
Bisogna seguirli quei passaggi di colore dalle stesure ampie, generose, bisogna rispettarne la successione, comprenderne le cadenze,scoprirne le assonanze intime poiché prima di affrontare il viaggio all'interno della pittura di Chighine è necessario stabilire in che misura l'intero lavoro dell'artista ci appartiene.
Le opere in mostra presso la Galleria Marini a Milano, richiedono pazienti avvicinamenti.
Ogni stesura di colore è compimento assoluto, tanto nel suo essere vibrano gli interni moti della creatività.
A quanti artisti sono state sufficienti poche campiture cromatiche per garantirsi nel tempo più atti di presenza sulla scena dell'arte?
"Forse solo chi vuole s'infinita" scriveva Montale,lo scarto tra mediocrità e grandezza si racchiude in questa equazione, tra chi ha un'unica unità di misura e chi muove verso l'infinito.
Di fronte alle opere di Chighine è necessario muoversi alchenicamente seguendo la labirintica successione di segni all'interno dei moti di colore, come se ci inoltrassimo nelle ere geologiche della storia del mondo, della storia dell'uomo.
Alfredo Chighine – "Personale"
Milano – Galleria Marini, Via Andrea Appiani 12
Fino al 28 febbraio
Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-18,30; sabato 10,30-12,30/15,30-19,30