Sono state presentate in Galleria Ghiggini un gruppo di inedite opere lignee realizzate dallo scultore Loris Ribolzi.
Dopo l'esposizione "Scudi" l'artista torna ospite della Galleria varesina con un nuovo progetto che trae ispirazione dal misterioso mondo dei sabba fra streghe.
"Questa serie di sculture lignee – spiega l'artista – è stata realizzata di getto nei trascorsi mesi estivi in brevissimo tempo con gli strumenti che mi sono più congeniali, motosega e sgorbie. Ho voluto con questo rendere omaggio alle donne in tante figure, tipologie, caratteri, perchè penso che tutte le donne siano un poco streghe, streghe buone e streghe cattive".
Ribolzi compie ricerche ed esperienze sulle tecniche, sulla materia e sull'immagine. È affascinato dal recupero delle tecniche classiche, come anche l'utilizzo di diversi materiali: legno, ferro, gesso, ceramica, vetro.
Possiamo definirlo un artista poliedrico: sembra non ci sia materiale che egli non abbia plasmato e conformato ai suoi desideri, per farne scaturire forme e figure.
In queste grandi sculture emerge il suo apprezzamento per il legno, nelle sue molteplici espressioni, colori e venature, dal quale ricava forme ancestrali la cui verticalità richiama quella delle foreste e dei boschi.