La mostra, che in primo luogo nasce dalla mancanza di un grande tributo nel decennale della morte, fa scoprire l'ecletticità dell'artista, grazie all'abbinamento di lavori di periodi diversi.
Enrico Baj, grande maestro del Novecento, dissacrante, ironico ed originale, è versatile e capace di rinnovarsi sperimentando tecniche materiali e stili diversi.
Artista di respiro internazionale, ha avuto la capacità e la voglia di studiare a Parigi, di incontrare e confrontarsi con i grandi maestri che hanno reso grande la Francia e, di riflesso, il mondo, e ha avuto la capacità di sperimentare intessendo rapporti con chi è stato in grando di rivoluzionare l'arte contemporaneaquando, come Duchamp, tra i tanti.
Il mondo delle idee è una tela di 19 metri che per la prima volta viene esposta in maniera lineare su un'unica parete, un'occasione unica per camminare di fronte a questa bellissima tela ed entrare così realmente nel mondo di Baj.
"Nel 1983 Baj la espose da Marconi, a Milano ma su tre pareti contigue -spiega Laura Orlandi curatrice della mostra assieme a Roberta Cerini Baj -. È un'opera veramente straordinaria che, da sola, meriterebbe una mostra. Per questo abbiamo deciso di intitolare così l'esposizione e anche perché in questo grande lavoro è racchiuso il "mondo" dell'artista. Un universo variegato ricco di persone e simboli".
"Creare una mostra su Enrico Baj è molto difficile -prosegue- perchè è un'artista che nella sua vita ha prodotto tanto e soprattutto ha voluto creare, sperimentando sempre materiali diversi. La selezione che abbiamo fatto in quale modo si può definire minimale. Ho voluto concentrarmi sulla parte lignea prodotta da Baj andando ad indagare gli aspetti meno conosciuti al grande pubblico: appena entrati dalla porta si riconosce il Generale così come Ubu Roi su questi due teli che scendono al centro della galleria. Presenti in mostra anche due gruppi scultorei articolati e ben definiti: il gruppo ligneo dei Senufo e dei Ghota africani.
Quindi la scelta è stata quella di concentrarsi sul materiale legno che Baj ha praticato in vario modo. Anzitutto lui è stato un grande pittore quindi abbiamo testimonianze su legno della sua maestria nella pittura, ma abbiamo anche testimonianze di assemblage.
Quindi il legno come oggetto che nasce dalla natura, puro, allo stato grezzo, che si affianca a grosse maschere da lui create, e i piccoli oggetti scultura che arricchiscono e aggiungono un motivo di spunto di riflessione. Allo stesso modo abbiamo deciso di esporre una serie di maschere molto più ludiche e divertenti, che fanno parte di una serie vastissima.
Un'occasione importante per trarre spunti di riflessione che verranno ulteriormente approfonditi durante un incontro previsto dedicato a una parte della produzione di Baj".
ENRICO BAJ | IL MONDO DELLE IDEE
Dal 24 gennaio al 7 marzo 2015
Orari: da martedì a domenica 17-19.30
Spazio Lavit, Via Uberti 42, Varese
INGRESSO LIBERO