Anniversario decisamente malinconico per Don Bosco, che nel bicentenario della nascita vede chiudere la libreria a lui dedicata, in via Battisti a Varese.
A gridare il proprio dolore è il decano di Varese, Don Mauro Barlassina, che in un accorato appello esprime tutto il suo disagio per la desertificazione dei centri di cultura cattolica e invoca una reazione educativa e spirituale.
La chiusura della Libreria segue quella Libreria Ambrosiana di Galleria Manzoni e viene solo in parte compensara dalla prossima apertura di un nuovo spazio in via Cavour.
Per don Mauro, ovviamente, il dramma non sta solo nella saracinesca abbassata, ma anche e soprattutto nella scomparsa di una interlocuzione culturale, religiosa e spirituale. Prendendo spunto dalla lettera pastoriale del Cardinale Scola, il decano ricorda infatti che le librerie cattoliche non sono solo luoghi di diffusione letteraria, ma di animazione e riflessione ispirate al Vangelo.
Ma don Mauro è bel lungi dallo sventolare bandiera bianca. "Non basta rammaricarsi – scrive a chiare lettere – bisogna impegnarsi affichè a riprendere slancio siano i dialoghi di vita buona, legari ai tempi che interpellano l'uomo, il cittadino e il cristiano. Da qui, la buona nuova accennata poco fa: quella di una confortante inaugurazione. Ai primi di gennaio – conclude il don – in via Cavour 34 aprirà una libreria intitolata a Paolo VI".