Il fascino dell'ex libris nell'epoca degli ebook. Bodio Lomnago sfida la contemporaneità, tornando ad essere anche quest'anno patria dell'ex libris. Il borgo si prepara ad accogliere un evento di portata internazionale, che chiamerà a raccolta artisti, collezionisti ed esperti di ex libris da tutto il mondo.
"E' una tradizione consolidata iniziata dal 2003 – illustra Marco Franzetti, Responsabile Servizi Amministrativi del Comune di Bodio Lomnago – ogni biennio abbiamo il nostro concorso con la mostra relativa di incisioni di ex libris che ci mandano artisti da tutto il mondo. Ci sarà inoltre il meeting per artisti, collezionisti, galleristi ed esperti del mondo dell'ex libris e, più in generale, della libera grafica d'arte, giunto quest'anno alla terza edizione, che si terrà il 23 e 24 aprile a Villa Valerio di Casciago, per scambi di opinioni o proprio scambi di opere".
Ex libris, cioè "dai libri di" è un modo speciale di legare un libro alla propria collezione, alla propria passione, alla propria vita. Sono principalmente a stampa xilografica o tipografica ma ce ne sono anche in lino, stoffa o su timbri a fuoco, inchiostro o a lacca.
Il più antico, dopo l'invenzione di Johann Gutemberg della stampa a caratteri mobili (1455), è quello del cappellano bavarese della famiglia Schonstett, Hans Knabensberg, soprannominato "Igler" dal tedesco "riccio" (1470). Il suo ex libris, con incisione xilografica, rappresenta proprio un riccio su un prato fiorito e sopra l'animale, una banda con scritto in Fraktur, il tipico carattere gotico, "Hanns Igler das dich ein Igel Küss" (Hans Igler che il riccio possa baciarti) che allude forse al carattere del proprietario oppure al rischio che correvano il male intenzionato.
Se quello di Igler è forse il più antico, il primo datato è del 1516 realizzato dal pittore e incisore tedesco Albrecht Dürer per Gerolamo Ebner. Ben presto questo modo di "marcare" il libro – che per motivi di alfabetizzazione e costi era un bene raro – si sviluppò in tutta Europa. Fino al 1750, gli ex libris rappresentano spesso temi araldici per poi arricchirsi, dopo la Rivoluzione Francese con immagini più creative. Nell'Ottocento si rinnova l'interesse per questo "marchio" di proprietà creati dai più importanti grafici e incisori del tempo.
Gli ex libris sono diventati opere d'arte ricercati da collezionisti e tanto più importante è il proprietario o l'artista che l'ha realizzato, tanto più alto è il suo valore di mercato. Un semplice foglietto capace di raccontare storie, passioni di chi, attraverso un libro, vuol lasciare un segno del suo passaggio e tramandarlo a chi, si spera, continui questa passione.
"L'ex libris si è molto evoluto – spiega Angelo Sampietro, Presidente dell'associazione italiana ex libris – partendo dall'inizio quando era solo lo stemma araldico, si è poi evoluto nel disegno e adesso è proprio diventato una grafica d'arte".
Tra i numerosi eventi e mostre sparse su tutto il territorio comunale, segnaliamo:
Sabato 23 aprile alle ore 18 a Villa Puricelli la cerimonia di premiazione dei vincitori dell'ottavo concorso exlibristico organizzato dalla Biblioteca Comunale (a tema "Buon Compleanno, Italia!"), che ha registrato la partecipazione di circa 300 artisti, cui seguiranno l'inaugurazione ufficiale della relativa mostra e la presentazione del catalogo.
Domenica 24 aprile alle ore 17 verranno inaugurate le mostre "La nascita di Europa", a cura di Xotaris Art Forum di Archanes (Grecia), e "Bella Italia", diciotto incisioni di Albín Brunovský, nell'ottantesimo anniversario della nascita, nella prestigiosa location del Chiostro di Voltorrre, cui farà seguito, in serata, la mostra collettiva "Made in Varese", con le opere di incisori locali.
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