Martedì 17 maggio alle 17 presso la Sala conferenze di Palazzo Natta a Como si terrà la presentazione del volume "La tavolozza di Francesco Hayez. Storia, conservazione e scienza" (Scalpendi, 2015).
Durante l'incontro, organizzato dall'Università degli Studi dell'Insubria, interverranno le curatrici Elena Lissoni, Storica dell'arte presso l'Università degli Studi dell'Insubria e Laura Rampazzi, Direttrice del Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali dell'Università degli Studi dell'Insubria; Valentina Brunello, Conservation Scientist (Università degli Studi dell'Insubria), Cristina Corti, chimico (Università degli Studi dell'Insubria) e Franca Zuccoli, Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "Riccardo Massa" (Università degli Studi di Milano-Bicocca).
La lunga ed emozionante carriera di Francesco Hayez, indiscusso caposcuola della pittura romantica in Italia, si è svolta in parallelo alle innovazioni dell'industria dell'Ottocento e a contatto con gli ambienti artistici più avanzati dell'epoca.
Questo volume raccoglie i risultati della campagna di indagini – riflettografie e analisi spettroscopiche nell'infrarosso – svolta dal Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell'Università degli Studi dell'Insubria su un nucleo di dipinti realizzati tra il 1823 e il 1878.
La ricerca ha permesso di aggiungere un importante tassello nella comprensione della tecnica prodigiosa dell'artista, fedele alle tradizionali pratiche di bottega ma sensibile verso la diffusione dei nuovi pigmenti di sintesi, resi disponibili dai progressi della chimica. È la prima occasione di uno studio sistematico con analisi non invasive e sperimentali su un corpus così ampio delle opere di Hayez: i dati raccolti permettono di ripercorrerne le scelte tecniche – disegno preparatorio, pigmenti, leganti – in un esteso arco temporale e attraverso diversi generi pittorici che spaziano dalla ritrattistica, alla pittura di storia, fino ai temi sacri.
Hanno collaborato al progetto alcune importanti istituzioni museali lombarde, Villa Carlotta di Tremezzo, Villa Vigoni-Centro Italo-Tedesco per l’eccellenza Europea di Menaggio, l’Accademia di Belle Arti Tadini di Lovere. Grazie alla collaborazione con Gallerie d’Italia di Milano il progetto si è esteso all’indagine di alcune opere dei Musei Civici d’Arte e di Storia di Brescia, della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e di collezionisti privati.