Basta solo il titolo di un'opera di Hokusai a suscitare una reazione immediata nell'immaginario collettivo degli occidentali: "La Grande Onda", diventata nel tempo un'icona assoluta. L'ukiyoe, mondo fluttuante, è un genere pittorico (dipinti ma soprattutto silografie policrome) che è anche un modo di intendere la vita nei suoi aspetti più piacevoli e interessanti, come i paesaggi, la natura, le bellezze femminili, il teatro, la vita nei quartieri di piacere, ecc.
Questo stile è importante non solo per i suoi contenuti ma anche per l'aspetto tecnico che prevedeva l'uso di tinte piatte, il colore puro, la rappresentazione su piani sovrapposti e senza prospettiva. Uno stile che influenzerà in maniera determinante l'arte occidentale, soprattutto quella francese. Ricordiamo, tra gli altri, gli influssi su Monet, Van Gogh, Degas, ecc.
Questo nuovo tipo di pittura nasce con la crisi dell'aristocrazia, della corte imperiale e dei samurai nel Seicento (che prelude a un lungo periodo di pace, oltre 250 anni) e con l'avvento di una borghesia di commercianti e artigiani che porta a una democratizzazione dell'arte. Siamo nel periodo Edo, dal nome della città che sarebbe diventata una delle più grandi metropoli al mondo (Tokio).
Queste stampe policrome, di piccole dimensioni, stampate in serie (dalle 10 alle 100 copie) che rispondono a canoni estetici semplici e di immediata presa per il pubblico, venivano utilizzate come cartoline, collezionate, attaccate alle pareti di casa o ai paraventi. Dietro a queste realizzazioni vi era un vero e proprio mercato. Le stampe erano realizzate da équipe di collaboratori, dall'intagliatore allo stampatore, che si fronteggiavano in una situazione di dura concorrenza che metteva in gara editori e artisti, sugli stessi temi, ma con diverse modalità espositive: verticali, orizzontali, a forma di ventaglio, ecc.
I giapponesi, per carattere, non sono propensi alla scoperta del nuovo, preferiscono seguire il già noto. Di qui le numerose versione delle stesse opere: ad esempio, le Trentasei vedute del Monte Fuji di Hokusai (1760-1849) furono ripetute anche da Hiroshige (1797-1858). Allo stesso modo, le Cinquantatré stazioni del Tokaido di Hiroshige è stata ripetutamente riproposta dallo stesso artista. Una curiosità: queste stampe in Europa furono scoperte per puro caso, perché arrivarono come carta straccia che serviva per imballare le ceramiche.
Occorre considerare che le stampe giapponesi di questi tre grandi maestri hanno influenzato non solo la pittura occidentale dell'Ottocento, ma anche la musica, pensiamo a Puccini e alla sua "Madama Butterfly" (il 7 dicembre alla Scala la stagione lirica si aprirà proprio con questa opera), a Debussy e – merito soprattutto di Hokusai – i linguaggi contemporanei, che potremmo definire cultura pop, come i manga e gli anime.
La mostra, prima di una serie di manifestazioni, celebra i centocinquant'anni del primo trattato di amicizia e di commercio che inaugurò i rapporti bilaterali tra Italia e Giappone e si snoda attraverso cinque sezioni: Paesaggi e luoghi celebri (Hokusai e Hiroshige); Tradizione letteraria e vedute celebri (Hokusai); Rivali di "natura" (Hokusai e Hiroshige); Utamaro (1753-1806) : bellezza e sessualità; I Manga :Hokusai insegna.
Un'occasione, quindi, molto importante per conoscere un aspetto dell'arte giapponese tra i più significativi che continua a perpetuarsi ancora oggi in tutte le forme, più o meno commerciali, e a farsi intendere da tutti dimostrandosi popolare nel senso più elevato del termine.
Segnaliamo, infine, il bellissimo volume edito da Skira, a cura di Rossella Menegazzo, curatrice della mostra insieme a Gian Carlo Calza, "Hokusai, Hiroshige, Utamaro", 288 pagine a colori e b/n, cartonato, € 45,50.
Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l'Occidente
Dal 20 Settembre 2016 al 29 Gennaio 2017
Milano, Palazzo Reale
Costo del biglietto: Intero 12 € | Ridotto 10 € (studenti, gruppi, over 65, disabili, tesserati Touring Club e FAI e convenzioni) | Scuole 6 € | Famiglia 10 € adulti e 6 € ragazzi (dai 6 ai 14 anni)