Atteso ritorno del pittore Antonio Mancini: a sei anni dalla sua ultima esposizione in loco e forte del successo ottenuto sia sul territorio nazionale che a Londra ed Hong Kong, l'artista sceglie il suo territorio d'adozione a Castellanza per una nuova mostra personale dove fare il punto della sua più recente produzione pittorica. Dopo aver esposto le problematiche della crescente omologazione tecnologica, culturale e sociale e le fratture della società globale del terzo millennio, il pittore re-introduce nella vita come nell'arte delle nuove armonie che possano dare, se non una soluzione a tali problemi, almeno un invito all'azione più consapevole e saggia.
Mancini compie la traduzione di tali rilevazioni socio-culturali nella sua peculiare cifra stilistica e facendo ricorso al rispecchiamento, alla contrapposizione cromatica, alla ripetizione a alla clonazione dell'immagine umana. Con un aggiornamento nei contenuti e nel linguaggio, nelle ultime opere l'artista rilegge la figura mediante l'uso del computer, ricorre a fondi con campiture piatte e allestisce l'esposizione a guisa di dittici, trittici o più estesi polittici.
Osserva lo storico e critico d'arte Giorgio Fedeli, autore della monografia sul pittore pubblicata per l'occasione: «Il cammino d'arte intrapreso da Mancini oltre quarant'anni fa è un sentiero mai interrotto di riflessioni sui cambiamenti nel mondo che ci circonda e che ogni volta chiama in causa i rimedi ancora possibili nei confronti di una "modernizzazione" sfrenata ed acritica, causa di sempre crescente omologazione culturale, degrado ambientale e perdita delle usuali identità biologiche. A partire dal 2013, Mancini si cimenta con una serie di lavori che inneggiano a nuovi stati armonici da consolidare nel disordine annichilente contemporaneo per aprire a dei traguardi che si possano di nuovo raggiungere insieme. I nuovi lavori manifestano una inedita vena lirica ed una suadente carica comunicativa, in forme e colori che sanno calarsi nei valori, storia e tradizioni della cultura europea per divenire motore di integrazione».
Antonio Mancini ha partecipato a oltre 70 esposizioni in Italia e all'estero, tra cui: Biennale di Venezia, 1976; personale Galerie Bertrand Kass, Innsbruck (Austria), 2000; Palazzo Leone da Perego, Legnano, 2001; personale al Teatro Monumento "Gabriele D'Annunzio" di Pescara, 2001; Chiostro di Voltorre (VA), 2004; personale al Museo d'Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara, 2005; personale al Museo Pagani di Castellanza (VA), 2007; Centro Culturale Francese, Palazzo delle Stelline, Milano, 2008; Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate (VA), 2009. Nel 2005 la casa editrice Mazzotta di Milano pubblica "Viaggio dentro la pittura di Antonio Mancini 1984 – 2004" a cura di Felice Monolo con presentazione di Armando Torno, editorialista del Corriere della Sera.
ANTONIO MANCINI
Oltre L'ARMONIA
a cura di Giorgio Fedeli
Villa Pomini – Via Don Testori, 14 Castellanza (VA)
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