A Bosco di Montegrino, nella Chiesa parrocchiale dell'Annunciazione, si rinnova anche quest'anno la consolidata tradizione di offrire a tutti gli amanti di presepi originali la possibilità di trascorrere un pomeriggio all'insegna dell'arte, per visitare le due sale allestite con le "radici" di Fermo Formentini e per ammirare le opere esposte nel Museo d'Arte Sacra della parrocchia. L'iniziativa è curata dai "Sostenitori del presepe"dell'Associazione culturale di Montegrino "Amici di G. Carnovali detto il Piccio" in collaborazione con la parrocchia di Bosco.
In una sala adiacente alla chiesa, l'autore scomparso nel 2015, ha realizzato su una superficie di sedici metri quadrati un'opera incomparabile nel suo genere, conosciuta ormai da anni come il "Presepe di radici", che da sempre ha suscitato, nelle migliaia di visitatori giunti nel piccolo borgo da ogni parte d'Italia, stupore per l'originalità della composizione e ammirazione per la bravura del Formentini che ha saputo trovare nella natura dei boschi, essenzialmente nelle radici e nei rami, tante forme artistiche in grado di dare vita al suo Presepe. Forme infinitamente diverse che l'artista ha ripulito con cura, ravvivato con qualche tocco di colore e poi appoggiato, una accanto all'altra, in un susseguirsi di personaggi quasi onirici, che animano un angolo di Palestina solo immaginata, popolata da oltre centocinquanta radici-statuine che hanno sembianze tali da sembrare in movimento o in dialogo tra loro.
Lo scenario è vario con radure di sabbia dove si raccoglie acqua dai pozzi e riposano i cammelli, sentieri di muschio percorsi da animali dalle forme bizzarre, stradine di sassi sulle quali si muovono gruppi di persone, cascatelle che alimentano un piccolo lago, grotte che riparano viandanti e artigiani e persino una spruzzata di candida farina sulle montagne che congiungono le bianche cortecce delle case di Betlemme alla grande grotta della Natività.
Nella seconda sala, adiacente a quella del presepe sono esposte una ventina di "Natività", donate dal Formentini nel 2014 alla parrocchia di Bosco. Ogni pezzo è una piccola opera d'arte plasmata dalla natura e valorizzata da Fermo Formentini, che racchiude nelle sporgenze di un vecchio ceppo, o nell'intreccio di sottili rami incurvati, tutti i personaggi tradizionali del presepe.
La visita alle sale del presepe e delle Natività è accompagnata dalla spiegazione dei "Sostenitori del presepe" e dal racconto personalizzato di alcuni alunni delle scuole medie, le "piccole guide", che continueranno, come negli scorsi anni, a garantire l'apertura delle sale durante tutto il periodo natalizio, dal 25 dicembre al 6 gennaio – 14.30/17.30 –
Il pomeriggio a Bosco permetterà inoltre di ammirare, nella bella chiesa settecentesca dell'Annunciazione, il "Museo d'arte sacra" realizzato grazie all'intervento dell'Associazione Culturale Amici di G. Carnovali detto il Piccio nel 2014. Le guide illustreranno le vicende del restaurato "Manto della Madonna", manufatto settecentesco di rara bellezza e metteranno in risalto l'interesse storico e artistico delle tele esposte.
Le tre sale espositive sono aperte dal 25 dicembre al 6 gennaio, dalle 14.30 alle 17.30 . Per visite di gruppi rivolgersi al cell. 328 0976032 – www.ilpiccio.it