Verticali Energie – Una prospettiva che permetta di osservare la natura, percependone forza e mistero. Una prospettiva che mostri il profilo “altro” della vita, quello che non conosce caos e smog ma che trova la sua espressione nel fruscio dell’acqua e nel sibilo del vento – nell’imponenza di una montagna e nell’infinità del cielo. Una prospettiva, ancora, che ridisegni il ruolo dell’uomo: non più dominatore del mondo, attraverso la tecnologia e il progresso, ma semplice elemento del tutto che lo circonda. Con una sua collocazione e, soprattutto, con un’innata capacità di fondersi all’ambiente, completandolo e completandosi.
Non una prospettiva qualunque, ma quella dei Kataklò. Compagnia stabile e indipendente fondata a Milano nel 1995 da Giulia Staccioli e conosciuta in tutto il mondo per i suoi spettacoli, dove l’esercizio fisico si fonde all’arte in maniera perfetta.
“Up” il titolo dell’ultimo lavoro approdato, lo scorso fine settimana, al Teatro Condominio di Gallarate. Sopra, in alto, in cima alla vetta: questo il messaggio, questa il filo conduttore di tutto lo spettacolo. Perché “Up” non è altro che un viaggio, magico ed emozionante, alla scoperta della montagna. Gelide foreste, valli innevate, laghi ghiacciati. Queste le coreografie che fanno da sfondo a passi di danza perfettamente coordinati e a movimenti sinuosi che costringono lo spettatore a riflettere sulle potenzialità del corpo umano. Sulla capacità di quegli artisti di muovere ogni muscolo del proprio corpo, in maniera armoniosa e del tutto controllata.
Scena dopo scena, i Kataklò raccontano di come il fisico umano possa amalgamarsi completamente alle forze della natura e come, ancora, possa trovarsi in perfetto equilibrio con altri corpi, altrettanto armoniosi e flessibili.
Intrecci di gambe e braccia capaci di creare forme fantasiose e armoniose, coreografie create su strutture metalliche dove gli artisti restano appesi senza nessuna fatica, corde tese e saldamente legate agli arti dei ballerini, per un movimento apparentemente forzato ma – in realtà – libero e sciolto.
Sono tanti i personaggi portati in scena dai Kataklò: guerrieri e ninfee, folletti e fate.
Sono gli abitanti del bosco che si svelano in tutta la loro magia, per incantare e per permettere il ritorno alle origini dell’uomo, al suo primordiale contatto con le forze della natura.
Uno spettacolo, quello dei 10 giovani talenti della compagnia Milanese, che va oltre alla danza per scuotere ed emozionare, per stupire e raccontare.
Sul palcoscenico tutto è studiato nei dettagli: luci, musica, movimenti e perfino silenzi.
Tutto trova la giusta collocazione, per mostrare quella prospettiva, così naturale – così magnifica, dalla quale osservare il mondo.
Nel nome della creatività – Giulia Staccioli, ex componente della compagnia dei Momix e Jessica Gandini sono le due abili creative che, con duro lavoro, hanno allestito lo spettacolo che ha già riscosso successo nei principali teatri del mondo.
La compagnia si è esibita in Austria, in Germania, in Belgio, in Olanda, in Lussemburgo, in Svizzera e – ovviamente – in Italia.
A rendere ancor più perfetta e armoniosa l’opera, il sottofondo musicale – interamente composto dall’artista Ajad.
Colori, movimenti e note per un capolavoro di espressività.
Nati dall’impulso creativo di Giulia Staccioli, campionessa di ginnastica ritmica, i Kataklò hanno fatto tappa nella Città dei due Galli per presentare il loro ultimo lavoro, dove l’energia dirompente del gesto atletico sposa la coinvolgente intensità della danza.