Il Paese delle meraviglie di Lewis Carroll ha invaso la scena del Teatro Sociale di Busto Arsizio, con uno spettacolo organizzato dal corso “Attori in erba”, un laboratorio teatrale per studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, promosso dall’associazione culturale “Educarte” all’interno del progetto “Officina della creatività” e nell’ambito della convenzione tra il Comune di Busto Arsizio e la srl “Il teatro Sociale”. Lo spettacolo, andato in scena la sera di giovedì 16 maggio, ha visto coinvolti una cinquantina di bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni.
Proprio ai più piccoli è infatti rivolto il divertente e spensierato romanzo “Alice in Wonderland” di Lewis Carroll, il cui primo abbozzo vide la luce il 4 luglio 1862, durante una gita in barca sul Tamigi, con la piccola Alice Liddell e le sue due sorelle, Edith e Lorina (le tre figlie di Henry George Liddell, decano del Christ Church College di Oxford).
Nel racconto di Carroll, infatti, la fantasia la fa da padrona, e tutti i principi del pensiero razionale e del buonsenso vengono messi da parte per far posto alla dimensione inconscia e onirica dell’immaginazione infantile, capace di creare luoghi, personaggi e situazioni paradossali. Nato in opposizione alla rigida visione vittoriana della realtà, alla quale Lewis Carroll apparteneva, il paese delle meraviglie vuole essere invece l’emblema di uno spazio libero, leggero, giocoso, svincolato dalle leggi fisiche e dai codici di comportamento consueto della nostra società.
Ed è proprio in questo luogo che si possono trovare personaggi come il Bianconiglio, perennemente in ritardo, o il grande Bruco azzurro che fuma il narghilè; o il sornione e stravagante Gatto del Cheshire, che ha la facoltà di apparire e scomparire improvvisamente, iniziando o terminando con un grande sorriso. È qui che la stupita Alice incontra il celebre Cappellaio matto e la Lepre marzolina, che la invitano a una bizzarra merenda a base di complicati e sconclusionati indovinelli. Ma non tutto è messo a caso: anzi, proprio come in un sogno, nel Paese delle meraviglie si ritrovano gli stessi personaggi della realtà, ma deformati dalle lenti della propria immaginazione, trasformati dalla potenza sfrenata della fantasia onirica, e svelati nelle loro bizzarrie.
Il Cappellaio matto, ad esempio, trae la sua origine dall’espressione inglese “essere matti come un cappellaio”, dovuta al fatto che tale mestiere portava a contatto con metalli pesanti e tossici, usati per la lavorazione dei cappelli, che nel lungo periodo conducevano a malattie mentali. Inoltre la Lepre marzolina, fedele compagna del Cappellaio, trova la sua spiegazione nel fatto che il feltro utilizzato per fabbricare i cappelli era spesso composto proprio dal pelo di lepre e di coniglio.
La regista Delia Cajelli commenta: “Lo spettacolo si ispira fedelmente al testo di Lewis Carroll e trae anche alcuni spunti scenici dal libro «Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò». La rappresentazione è frutto di un lavoro lungo e impegnativo. I bambini saranno coinvolti in numerose scene corali, che li vedranno danzare e cantare su musiche come «Rose rosse» e «La maratonda», tratte dal film che la Disney ha dedicato al personaggio di Alice”.
Si chiudono, dunque, all’insegna del mistero e meraviglia gli otto mesi di lezioni (da settembre 2012 a maggio 2013) del quarto anno del corso «Attori in erba», offerti gratuitamente ad oltre una cinquantina di bambini dai 4 ai 13 anni nell’ambito della convenzione in essere fino al giugno 2013 tra il Comune di Busto Arsizio e la srl «Il teatro Sociale». Dopo le rappresentazioni di «Tutti allegramente insieme a Pinocchio» (marzo 2010), «Cuore» (marzo 2011) e «Il piccolo principe» (aprile 2012), in questa stagione i bambini hanno continuato (o iniziato) il loro percorso alla scoperta dei primi rudimenti di recitazione, canto, uso della voce ed espressività corporea, in compagnia di un team di insegnanti composto dalla regista Delia Cajelli, dalla coreografa Elisa Vai, dagli attori Ambra Greta Cajelli e Gerry Franceschini, e dall’insegnante di canto Anita Romano.
Alice nel Paese delle Meraviglie
Giovedì 16 maggio, alle ore 20.30
Teatro Sociale di Busto Arsizio, piazza Plebiscito 8
Info: tel. 0331679000 – fax. 0331 637289
info@teatrosociale.it – www.teatrosociale.it
Luca Vettorello
SCRIVI ALLA REDAZIONE DI ARTEVARESE.COM: DA OLTRE CINQUE ANNI, RACCONTIAMO L’ARTE, IL TEATRO, I MUSEI E LA CULTURA NEL TERRITORIO PREALPINO
Il teatro per i più piccoli. A Busto Arsizio hanno calcato il palco del Teatro Sociale i bambini del corso “Attori in erba” che si sono cimentati nella rappresentazione del celebre racconto "Alice nel Paese delle meraviglie" di Carroll.