Dopo aver recitato nei più importanti teatri d’Italia e del mondo, un anziano attore si trova a presentare uno dei suoi ultimi spettacoli in un piccolo teatro di provincia. Con lui deve recitare la figlia, la quale ha come unica ambizione la carriera televisiva. Il padre si fa portavoce dei valori dell’arte e del teatro, mentre alla ragazza del teatro e dell’arte non importa nulla. Così, mentre il padre si prepara ad andare in scena, la figlia non perde occasione per fargli notare quanto sia noiosa e “inutile” quella che lui chiama arte. A lei importa il successo immediato, che non comporta sacrifici e appena le verrà offerta l’occasione non esiterà ad accettare di apparire come “Plastinetta” in un nuovo programma televisivo. Sceglierà di abbandonare il padre per diventare una fra le tante, una banale comparsa della quale non si conoscerà nemmeno il nome.
In scena non c’è solo il conflitto generazionale tra genitori e figli, ma anche il contrasto tra teatro e televisione. Da una parte il teatro, che richiede un impegno non sempre adeguatamente ripagato in termini di fama, dall’altra parte la televisione, che regala successi molto spesso effimeri ma sicuramente più “rumorosi”. Nello spettacolo si possono quindi accostare due realtà contrastanti PADRE-TEATRO e FIGLIA-TELEVISIONE. L’idea è stata quella di sottolineare questo contrasto anche da un punto di vista visivo: la ragazza assumerà atteggiamenti da “velina”, si ritoccherà la manicure, mentre al padre spetteranno tutti i gesti strettamente legati alle esigenze della scena. Altro tema fondamentale, ma anche attuale, è quello dell’apparire. La protagonista femminile sceglie non di essere una brava attrice di teatro, ma di apparire in televisione.
Nel programma al quale parteciperà non sarà chiamata a dimostrare una qualità o una virtù (non dovrà infatti né ballare né recitare), ma verrà esibita, esposta come un oggetto. Non importa: quello che conta per lei è essere vista da migliaia e migliaia di persone.
La figura del Padre sarà interpretata da Guido Tonetti, mentre Eleonora Pizzoccheri vestirà i panni della Figlia.
Guido Tonetti ha frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano dove, fra gli altri, ha avuto come insegnante Giorgio Streheler. Collabora con la Fondazione Marazza di Borgomanero portando suoi spettacoli in quasi tutte le scuole della provincia di Novara nonché all’interno del progetto “Nati per leggere”. Ha curato la messinscena di numerosi spettacoli di teatro classico e contemporaneo e ha collaborato per tre anni con il Teatro Coccia di Novara.
Attualmente, dirige due scuole comunali d’Arte Drammatica nella provincia di Novara patrocinate dai rispettivi comuni. E’ ideatore e organizzatore delle rassegne teatrali estive “Noi….speriamo che non piova”, in collaborazione con Regione e Provincia, che vedono la partecipazione di numerosi allievi attori delle scuole da lui dirette e che toccano, ogni estate, numerose città e paesi delle provincie di Novara, Verbania, Vercelli e Biella, con il patrocinio delle rispettive province.
Eleonora Pizzoccheri ha studiato alla scuola d’Arte Drammatica “Teatro dei Passi” di Guido Tonetti. Nel 2012 ha frequentato lo stage di Pierpaolo Sepe, “Macbeth”, presso il Centro Teatrale Umbro. Da quattro anni è attrice nella compagnia “Teatro dei Passi”. Con la Compagnia Teatro dei Passi partecipa ai progetti di educazione al teatro nelle scuole; per i più piccoli ha scritto e realizzato due spettacoli. Di recente ha recitato in “Spettacolo viaggiante”, che durante la scorsa estate ha toccato numerosi paesi delle province di Novara, Verbania e Varese. Attualmente studia Scienze dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Milano.
Info.
Marameo!
Sabato 2 novembre, ore 21
Teatro Auditorium di Jerago, via Colombo 2
Altre informazioni su Guido Tonetti e sulla Compagnia Teatro dei Passi: www.compagniateatrodeipassi.it
Questa settimana, la Redazione di Artevarese segnala l’iniziativa in programma sabato 2 novembre al teatro Auditorium di Jerago con Orago: la Compagnia Teatro dei Passi di Borgomanero porterà in scena per la prima volta “MARAMEO”, commedia in un atto scritta da Eleonora Bellini.