Le sale Palazzo Marliani Cicogna aprono alla ceramica artistica con una mostra che presenta una serie di opere firmate da tre artisti: Claudio Calzavacca, Antonio Piazza e Giorgio Robustelli. Un’occasione per indagare e scoprire le potenzialità insite di questo materiale lavorato e interpretato da ognuno con poetiche, visioni, stili, ritmi e tecniche personali.L’opera di Claudio Calzavacca gioca su elementi compositivi dai quali sottrae la funzione originale, recuperando e rinnovando i significati per offrire loro nuove possibilità. Strutture in cui l’artista cerca di riunire ciò che è separato… Nascono così, figure e oggetti dalle forme improbabili, inventate avvolti in fusioni argillose di colori naturali, quarzosi e scintillanti.
La ricerca dell’artista, negli ultimi anni, privilegia aspetti concettuali che rivelano le contraddizioni della nostra contemporaneità. Il suo percorso creativo si esprime anche attraverso la pittura, i libri d’artista e le installazioni .
Antonio Piazza nasce come orafo, professione che gli ha consentito di ottenere una manualità creativa rivelatasi fondamentale per realizzare la sua passione. Inizia infatti modellando le cere per la fusione in oro poi, il desiderio di ingrandire le sue creazioni lo portano a frequentare un corso di ceramica sotto la guida dello scultore varesino Oreste Quattrini. Il suo percorso artistico parte da qui, ispirandosi prima al genere figurativo, poi all’astratto. Ultimamente realizza forme che definisce: “solamente mie create manipolando la ceramica con il legno”. Plasmare la materia è diventata una forma espressiva naturale per l’artista come la ricerca continua di unire diversi elementi per realizzare le opere.
Argilla, legno, ferro, ossidi, smalti nella cottura Raku liberano tutta l’espressività insita nel suo lavoro .Ispirate al tempo e al mistero, infine, le opere di Giorgio Robustelli, discendente dei titolari della famosa Ceramica di Cunardo, ora diventata Associazione culturale e Museo, dove diversi e famosi artisti internazionali hanno potuto realizzare le proprie opere. Cresciuto in mezzo a questo mondo artistico, Robustelli, non poteva che seguire l’estro ereditato e quel prezioso vissuto per creare un suo stile e un proprio linguaggio. L’artista indaga la storia dell’umanità interrogandosi sui tanti misteri legati alla civiltà dell’uomo. Con le sue opere crea una sorta di archeologia della memoria che rappresenta con steli e figure singolari ispirate dal tempo, spesso solcate da squarci o attraversate da segni. Tracce di eventi accaduti con i quali tende a recuperare un passato sconosciuto e nascosto.
La mostra rimarrà in calendario sino al prossimo 15 ottobre.
Inaugurazione sabato 23 settembre ore 17.00
ORARI: da martedì a giovedì 14.30-18.00 – venerdì 9.30-13.00, 14.30-18.00
sabato 14.30-18.30, domenica 15.00-18.30 – chiuso il lunedì
Per informazioni:
Ufficio Musei: 0331 390352 / 0331 635505
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