Domenica 2 luglio il cubét (si legge proprio così, con l’accento sulla e) di Via Plana 26, galleria milanese gestita dall’Associazione culturale Exfabbricadellebambole, ha ospitato il finissage della mostra Art(e)energy, inaugurata lo scorso 7 giugno, con cui chiude, solo temporaneamente per poi riprendere a settembre, la felice stagione espositiva iniziata a ottobre 2016.
La mostra collettiva, che ha visto la partecipazione di alcuni tra gli artisti promossi dall’agenzia nel corso degli anni, mette a tema il concetto dienergia quale propellente dell’attività creativa. Da apprezzare la scelta di Exfabbricadellebambole di coinvolgere attivamente i visitatori: durante l’evento E tu di colore sei? gli interessati, previa prenotazione, hanno potuto verificare il colore della propria aura attraverso l’utilizzo della Camera Kirlian. Nelle intenzioni dello staff dell’associazione l’idea di replicare questo evento.
Tra gli artisti coinvolti in Art(e)Energy sono da segnalare di certo Nino Attinà, Massimo Giordano e Luca Moretto. Quest’ultimo, il più giovane dei tre, nasce a Jesolo (VE) nel 1976 ed espone alla Biennale di Venezia, a Milano, a Montecarlo, in Cina e in Russia. Nel suo lavoro sperimenta l’uso del silicone che riesce a plasmare nelle forme più impensabili. Un esempio? L’opera Bugatti B35 Color Drops (2015, silicone su modellino in metallo), esposta al Cubet, replica di un giocattolo Bugatti B35 del 1930 con inserti in silicone.
Massimo Giordano (Agropoli, 1970), che inizia la professione di fotografo nel 1987 lavorando in campo editoriale, si dedica a progetti artistici dal 2013. Nel 2016 espone alla prima Triennale d’arte contemporanea di Verona e a febbraio 2017 espone presso la galleria Made4Art di Milano la prima mostra personale dal titolo “Sequenza”. Al Cubet espone Danza di luce (2015), opera in cui il movimento della danzatrice è scomposto fino a dissolversi in un potente fascio di luce.
Nino Attinà (Reggio Calabria, 1953), pittore e incisore formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, fa dell’uso espressivo del colore il suo marchio di fabbrica. Nota la sua predilezione per tecniche quali l’acrilico e l’olio che adopera spesso su carta intelaiata.
Il cubetto gestito dall’Associazione Exfabbricadellebambole si conferma mese dopo mese una piccola location selettiva, capace di accogliere sia artisti emergenti che maestri affermati in un continuo dialogo tra linguaggi e media diversi.

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Eleonora Manzo