Linguaggi e tecniche differenti ma un unico obiettivo: ri-creare. Paolo Fiorellini e Ivo Stelluti due artisti che fanno del riciclo la propria arte. Il materiale di recupero diventa l’elemento primario, la fonte di ispirazione e il processo di trasformazione, l’opera. Rifiuti scartati, rottami metallici, oggetti del passato, vissuti in una lontana memoria, qui ritrovano nuove forme e dimensioni che sorprendono lo spettatore. Come nelle fiabe le cose si trasformano, i sogni diventano realtà, così le opere di questi due artisti creano magie.

Nei lavori di Paolo Fiorellini sono soprattutto il legno e i metalli che ricongiunti, assemblati e saldati vanno a formare delle figure archetipiche, scultoree, che appaiono come guerrieri avvolti in armature. Posano in atteggiamento che pare voglia rievocare il passato ma, in realtà, rivelano un nuovo e ritrovato rapporto con la natura.

“Le opere di Fiorellini – spiega Paolo Torresan, curatore della mostra – si possono leggere da dentro la natura, segnate dalla storia e dal tempo evidenziate dalle rigature, dalle sovrapposizioni e dalle macchie. Ma la lettura si concentra anche sulle le fasce fredde del metallo che rivestono i corpi a mostrare la leggerezza dell’animus”.

Le opere di Ivo Stelluti, sono invece realizzate tramite il recupero e il riutilizzo di frammenti di “oggetti ritrovati” nel corso di viaggi. Una poetica, la sua, che tende a una rinascita, offrendo una seconda possibilità di esistenza agli oggetti dopo essere stati rifiuti di una società che prima li ha prodotti e poi “buttati”….

“Questa ricomposizione annulla distanze, tempi e situazioni di ambiente – sottolinea Torresan – La ricerca di Stelluti è una espressione totale di aspetti diversi sotto i quali compare la natura abbandonata nell’universo e recuperata dall’intelligenza dell’uomo, riportata a dignità di vita dalla sensibilità e dall’amore di un artista”.

La mostra sarà visitabile, nella sede dello Show room di via Magenta, 48 a Busto Arsizio da martedì a sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.

Elisabetta Farioli