Martedì 27 febbraio presso l’Antica rimessa del tram si è tenuto un incontro sulla storia del comune dalla preistoria fino ai giorni nostri.
In “Un po’ di storia” il professore italo-svizzero Nico Righetti ha spiegato che Lavena Ponte Tresa ha origini antichissime. Sorge in una valle dove sono state trovate tracce di antichi ittiosauri, resti giudicati ‘tra i migliori al mondo’ dagli archeologi.
Ripercorrendo le parole dell’incontro il professor Righetti ricorda che si è parlato di glaciazioni, della nascita dei nostri laghi e dei primi insediamenti umani. Ha poi attraversato i secoli sottolineando che, dal punto di vista etimologico, il nome della cittadina è composto dal termine Lavena, che indica un ‘piccolo borgo’, unito a Tresa che significa ‘passaggio, ponte guado, pontile di assi’.
Nel 1500 il territorio dell’attuale Lavena Ponte Tresa era costituito da vasti terreni coltivati, segnati dalla presenza di alcune case contadine e di molte stalle.
Il ponte – anticamente in legno e successivamente realizzato in cemento – è sempre stato il
passaggio obbligato per chi andava o tornava dalla Svizzera.
Ponte Tresa fu quindi, fin dall’epoca romana, un importante snodo di collegamento di Milano con il Gottardo, il Lucomagno e il San Bernardino.
Tanta storia ha attraversato questo luogo, che rappresenta il confine di stato tra due nazioni.
Oggi Lavena Ponte Tresa è ancora il passaggio obbligato per chi, giornalmente, raggiunge la vicina Svizzera.
Daria Gilli